Gli aerei e le navi da guerra cinesi hanno attraversato la "linea mediana" dello Stretto di Taiwan nel secondo giorno di esercitazioni militari su vasta scala in risposta alla visita a Taipei della presidente della Camera americana Nancy Pelosi: in una nota, il ministero della Difesa dell’isola ha definito le ultime manovre come «altamente provocatorie». A partire dalle 11 locali (5 in Italia), «più aerei da guerra e navi da guerra cinesi hanno condotto esercitazioni intorno allo Stretto di Taiwan e hanno attraversato la linea mediana dello Stretto», ha affermato il ministero. La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha giudicato «irresponsabile» il lancio di missili da parte della Cina vicino alle trafficate rotte internazionali di volo e marittime intorno all’isola. Tsai, in un messaggio di 4 minuti postato nella tarda serata di ieri sul sito dell’Ufficio presidenziale, ha invitato Pechino ad agire con maggiore autocontrollo. Taiwan non alimenterà le tensioni, ma difenderà la sovranità: «Ci sforziamo di mantenere lo status quo attraverso lo Stretto con una mente sempre aperta per dialoghi costruttivi», ha aggiunto Tsai. Il governo sta lavorando per garantire operazioni sicure nei porti marittimi e negli aeroporti dell’isola, nonché la stabilità dei mercati finanziari, ha aggiunto Tsia. Il discorso presidenziale è maturato dopo che il ministero della Difesa ha confermato che l'esercito cinese ha lanciato 11 missili balistici finiti nelle acque al largo delle parti nord-orientali e sud-occidentali di Taiwan, con alcuni che hanno sorvolato l’isola prima di cadere nella zona economica esclusiva del Giappone. Tsai ha esortato la comunità internazionale a sostenere la democrazia di Taiwan e ad opporsi «all’azione militare unilaterale e irrazionale della Cina», aggiungendo che Taipei cerca di lavorare con i Paesi dell’area e i partner democratici di tutto il mondo per mantenere la pace nella regione Indo-Pacifica. La presidente, che ha messo in guardia la popolazione dalle insidie della guerra dell’informazione avviata dalla Cina con attacchi informatici e la diffusione di false informazioni, ha ringraziato il G7 per aver invitato Pechino ad astenersi da «attività militari aggressive» nello Stretto di Taiwan e per aver ribadito il proprio impegno a garantire la stabilità. Tsai ha chiuso il suo intervento appellandosi all’unità, osservando che il Paese ha sempre superato ogni tipo di sfida.
Pelosi, gli Usa non permetteranno l'isolamento di Taiwan
Gli Usa «non permetteranno» alla Cina di isolare Taiwan: lo ha detto la speaker della CameraNancyPelosi, a Tokyo per l'ultima tappa del suo tour in Asia. «Potrebbero cercare di impedire a Taiwan di visitare o partecipare in altri luoghi, ma l'isoleranno impedendoci di viaggiare lì. Abbiamo avuto visite di alto livello, senatori in primavera, visite continue e non permetteremo loro di isolare Taiwan», ha aggiunto Pelosi, la cui visita a Taipei ha fatto infuriare Pechino che ha lanciato manovre militari intorno all'isola. Pelosi e il premier Fumio Kishida hanno concordato sull'importanza di pace e stabilità nello Stretto di Taiwan.
Blinken, reazione della Cina è provocatoria
Intervenendo all’East Asia Summit in Cambogia, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha definito «palesemente provocatoria» la reazione della Cina alla visita a Taiwan della speaker della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi. Lo riporta l’agenzia Reuters citando un funzionario occidentale presente al vertice. Secondo la stessa fonte, Blinken ha inoltre detto che avviando le esercitazioni militari nello Stretto di Taiwan la Cina ha tentato di intimidire non solo l’isola, ma anche i suoi vicini.