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Ucraina, attacco ai civili. 24 morti a Kharkiv, tra cui 13 bambini e una donna incinta

Il giorno dopo la celebrazione da parte di Putin dell'annessione delle quattro regioni ucraine occupate da Mosca, un attacco missilistico russo sulla regione di Odessa nelle prime ore del mattino colpisce un sito industriale. Oltre 50 invece i raid in 24 ore, denuncia Kiev, nella regione di Donetsk, con la morte di almeno 4 civili.

Missili russi stamani anche su Mykolaiv, mentre la società energetica ucraina denuncia l'arresto da parte russa del direttore della centrale di Zaporizhzhia dal quale dipende la sicurezza nucleare e delle radiazioni dell'impianto.

Ventiquattro civili ucraini, tra cui 13 bambini e una donna incintasono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco nella regione di Kharkiv nel nordest del Paese mentre stavano lasciando la zona in auto, afferma il governatore locale Oleh Syniehubov, citato dalla AP online. L'attacco - si tratterebbe del secondo convoglio di civili colpito negli ultimi due giorni - sarebbe avvenuto nel distretto di Kupiansy. "Un atto crudele che non può essere giustificato", ha detto Syniehubov. Secondo i servizi di sicurezza di Kiev, l'attacco è avvenuto nella cosiddetta "zona grigia" tra la città di Svatove occupata nella regione di Lugansk e quella liberata di Kupyansk nella regione di Kharkiv, che distano tra loro circa 60 km.

La guerra sul campo

'I russi stanno anche bombardando le posizioni delle truppe ucraine lungo la linea di contatto, conducendo ricognizioni aeree', e 'il nemico sta attaccando le infrastrutture civili e le abitazioni della popolazione civile, violando le norme del Diritto Internazionale Umanitario, le leggi e i costumi di guerra', afferma l'esercito di Kiev.

Gli ucraini riprendono il controllo di Lyman

"Le truppe della Federazione Russa, oltre 5mila militari, di stanza nelle città orientale di Lyman sono circondate dall'esercito ucraino. Hanno fatto appello alla loro leadership con la richiesta di ritirarsi ma la richiesta è stata respinta dai comandanti della Federazione", ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare di Lugansk Sergiy Gaidai, come riporta Unian. Le truppe ucraine sono entrate a Lyman, città chiave in mano ai russi nella regione orientale di Donetsk. Lo afferma l'esercito di Kiev. Da Mosca arriva la conferma: "A causa della minaccia di essere circondate, le truppe alleate si sono ritirate da Krasny Lyman verso posizioni più vantaggiose". Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, citato da Interfax. "L'esercito ucraino sta subendo perdite considerevoli a Krasny Lyman ma continua ad avanzare", ha aggiunto Mosca.

Energoatom, arrestato direttore centrale Zaporizhzhia

"Gli occupanti russi hanno arrestato Igor Murashov, il direttore generale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia Igor Murashov, che ha la responsabilità principale ed esclusiva della sicurezza nucleare e delle radiazioni nell'impianto. La sua detenzione rappresenta un pericolo per il funzionamento della più grande centrale nucleare europea", ha dichiarato su Telegram Petro Kotin, presidente della Società energetica statale Energoatom, citato da Ukrinform. Secondo Kotin, "ieri pomeriggio le forze russe hanno fermato Murashov mentre si recava dalla stazione a Energodar, è stato bendato e portato via".

Erdogan minaccia il veto all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tornato a minacciare il suo veto all'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, "fino a quando le promesse" fatte ad Ankara dai due Paesi nordici "non saranno mantenute". Erdogan ha detto parlando all'Assemblea nazionale turca che fino a quando ciò non avverrà - riferendosi in particolare alla richiesta alla Svezia di non ospitare più esponenti curdi che Ankara considera terroristi - la Turchia "manterrà la sua posizione di principio".

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