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La tragedia di Halloween in Corea del Sud: 153 morti e 355 dispersi. Sette giorni di lutto nazionale

Sale a 355 il numero di segnalazioni relative a persone disperse, giunte alle autorità di Seoul a causa dell’incidente provocato da una fuga improvvisa della folla che si trovava a Itaewon, zona di divertimenti della città in occasione della festa di Halloween. Lo rende noto l’Agenzia Yonap. Al momento, il numero delle persone decedute è di 153 di cui 22 di nazionalità straniera e in particolare Iran, Uzbekistan, Cina e Norvegia. Fra le vittime ci sono 97 ragazze e 54 ragazzi, per la maggior parte sotto i 30 anni. I feriti, secondo quanto ha riferito il capo dei vigili del fuoco Choi Seong-beom, sono 82.

Sette giorni di lutto nazionale

Il governo sudcoreano ha designato il lutto nazionale di sette giorni, da oggi a sabato prossimo, ordinando che le bandiere negli edifici governativi e negli uffici pubblici sventolino a mezz'asta in segno di cordoglio.

La testimonianza di chi ha vissuto quei momenti drammatici

«Vorrei non essere stato lì, ma c'ero. Ed è stato straziante». In queste poche parole c'è il senso della tragedia che ha travolto Seul, in una notte che sarebbe dovuta essere soltanto di gioia, per celebrare Halloween. Secondo uno dei testimoni, il panico che ha provocato la fuga precipitosa nel quartiere della movida di Itaewon è scoppiato quando una folla di ragazzi si è riversata in uno stretto vicolo. «Le persone hanno continuato a spingere ed altre sono state schiacciate», ha raccontato chi è riuscito a salvarsi, descrivendo una scena da incubo: «Le persone schiacciate sotto la folla piangevano e ho pensato che sarei stato schiacciato a morte anche io, respirando attraverso un buco e chiedendo aiuto». I video che sono circolati sui social mostrano decine di corpi coperti da teli di plastica blu sul ciglio della strada. Secondo i sopravvissuti le strade intorno a quella dove è scoppiata la calca, la principale via pedonale, erano così affollate da rendere difficile l’arrivo dei servizi di emergenza. Ad un certo punto, è come se si fossero creati due blocchi umani contrapposti che premevano l’un l’altro, con conseguenze terribili. «C'era chi spingeva per uscire fuori dal vicolo, e c'era chi spingeva per entrare», ha raccontato un residente che è riuscito a togliersi dalla strada più grande rifugiandosi in vicolo laterale. All’ultimo momento, prima che una miccia, ancora imprecisata, facesse esplodere una paura così incontrollabile. La testimonianza più vivida viene ancora una volta dalle immagini, foto e video, condivise anche sui social media e sui siti d’informazione internazionali: c'è un ragazzo giovane, dall’aria esausta, che tiene fra le braccia una sua coetanea, come se stesse disperatamente tentando di portarla in salvo: lei ha perso una scarpa. Una coppia di giovani a capo chino, si lascia alle spalle la ambulanze e corre fra la folla. E poi c'è la disperata 'scalatà di un ragazzo che, in un video, pubblicato dal Daily Mail, si vede arrampicarsi sul muro di un edificio, mentre ai suoi piedi la folla è un fiume in piena.

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