Dopo la liberazione di Kherson «la guerra continua». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kouleba, durante un incontro bilaterale con il primo ministro australiano Anthony Albanese a margine del vertice dell’Asean in Cambogia. «La guerra è in corso. Capisco che tutti vogliono che questa guerra finisca il prima possibile. Certamente siamo quelli che la vogliono più di chiunque altro» ha aggiunto.
Mosca “chiama” Washington
«I negoziati tra Mosca e Kiev avranno sicuramente luogo, ma i tempi del loro svolgimento dipendono dalla posizione dei partner dell’Ucraina», facendo riferimento agli Stati Uniti e ai paesi europei. Lo ha detto alla Tass il senatore Sergei Tsekov, membro del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione russa. «Avranno luogo - ha precisato - ma saranno molto difficili, molto complicati. Se continuano a alimentare il conflitto, non ci saranno negoziati». "Oggi il raggiungimento di qualsiasi risultato a seguito dei negoziati sembra improbabile - ha aggiunto Tsekov - dal momento che Kiev assume una posizione inaccettabile, chiedendo alla Russia la restituzione dei territori perduti e un risarcimento. Dobbiamo ricordare come è iniziata l'operazione militare speciale: le questioni della smilitarizzazione e della denazificazione non sono state rimosse dall'agenda".
Artiglieria pesante contro Nikopol
Intanto l’esercito russo ha colpito con l'artiglieria pesante più di 50 volte durante la notte il distretto di Nikopol, la zona si trova di fronte alla principale centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale. Lo ha reso noto su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko: edifici residenziali sono stati danneggiati ma non ci sono vittime, come riporta il Kyiv Independent.
Ponti danneggiati
Numerosi ponti che collegano le sponde del fiume Dnipro nei pressi di Kherson sono stati gravemente danneggiati a seguito del ritiro delle truppe russe. Lo rivelano le immagini satellitari pubblicate dalla società statunitense Maxar. In particolare sono state distrutte diverse sezioni del ponte Antonovskiy, con alcune campate che sono cadute nell’acqua. Danni significativi sono stati rilevati anche alla diga di Nova Kakhovka.