Atterrato lunedì scorso al Kennedy Space Center, in Florida, dopo 908 giorni nello spazio lo shuttle segreto americano X-37B. Si tratta di un nuovo record di permanenza nello spazio per la piccola navetta senza equipaggio capace di rientrare come un aereo, che ricorda molto i vecchi Space Shuttle ma in versione ridotta, usato prevalentemente per missioni delle forze armate.
Partito nel maggio del 2020 a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance, la navetta X-37B ha completato la sua sesta missione, la più lunga finora, durante la quale ha realizzato una serie di esperimenti scientifici per la Nasa e portato in orbita un piccolo satellite dell’aeronautica denominato FalconSat-8. «Questa missione evidenzia l’attenzione della Space Force sulla collaborazione nell’esplorazione spaziale e sull'espansione dell’accesso allo spazio a basso costo per i nostri partner, all’interno e all’esterno del Dipartimento dell’Aeronautica Militare (Daf)», ha commentato attraverso un comunicato il generale Chance Saltzman, capo delle operazioni spaziali. Lanciato per la prima volta nel 2010, X-37B è una navetta automatizzata senza equipaggio che è stata perfezionata negli anni per realizzare attività in orbita sempre più complesse e di maggiore durata, l’ultima era durata circa 2 anni. «Con l’aggiunta del modulo di servizio, è stata la missione in orbita più lunga con un X-37B e siamo orgogliosi di essere stati in grado di dimostrare al governo e ai nostri partner le nostre nuove e flessibili capacità», ha affermato Jim Chilton, vicepresidente di Boeing Space and Launch.
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