Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che le truppe russe hanno «completato la liberazione» della città di Soledar, in Ucraina orientale, e che la zona è sotto il loro controllo da ieri sera. «La sera del 12 gennaio è stata completata la liberazione della città di Soledar, importante per il proseguimento delle operazioni offensive di successo nella direzione di Donetsk», ha annunciato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, in un briefing. Il portavoce ha spiegato che la conquista di Soledar «consente di interrompere le rotte di rifornimento delle truppe ucraine ad Artemovsk (Bakhmut) situata a Sud-Ovest, e quindi di bloccare e circondare le unità delle forze armate ucraine che vi sono rimaste».
"Mosca prevede di creare un esercito di 2 milioni di soldati"
E' l'allarme lanciato dall'intelligence della difesa ucraina (Gur) in base alla portata della mobilitazione in corso in Russia. Nel primo reclutamento sono state arruolate 300.000 persone, ha ricordato l'intelligence di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Il Gur non esclude ora che Mosca annunci un'altra mobilitazione nei prossimi giorni e ritiene che questa volta altri 500.000 russi si uniranno alle forze armate. L'entità di queste misure indica secondo il Gur i piani di Mosca di creare un esercito di circa due milioni di persone rispetto al precedente obiettivo di 1,5 milioni di soldati. L'Ucraina è ormai "di fatto un membro della Nato", secondo il ministro della Difesa, Olekskii Reznikov, convinto che presto Kiev riceverà armi come carri armati e aerei da combattimento che finora l'Alleanza Atlantica ha rifiutato di fornirle per il timore di una escalation con Mosca. "Queste preoccupazioni per una escalation per me sono solo una questione di etichetta", ha aggiunto.