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Terremoto in Turchia e Siria: oltre 20mila morti. Bimbo trovato vivo sotto le macerie dopo 90 ore

Sono più di 20mila i morti per il terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Lo riferisce il Washington Post.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan fa mea culpa sulla macchina dei soccorsi dopo che si erano levate critiche sulla lentezza nel raggiungere alcune delle aree colpite. "Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile", ha affermato Erdogan come riportano i media internazionali. "Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse - ha aggiunto mentre è in visita nei luoghi colpiti dal sisma -. Lo Stato sta facendo il suo lavoro".
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato con il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, così come avvenuto due giorni fa, informandosi delle iniziative di solidarietà che l'Italia sta mettendo in campo per i soccorsi e gli aiuti nei confronti delle popolazioni turca e siriana vittime del gravissimo terremoto che le ha colpite.

Più di 298.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa del terremoto: lo hanno riferito i media statali siriani. Il numero, riporta il Guardian, sembra essere un riferimento solo alle parti della Siria sotto il controllo del governo, non a quelle controllate da altre fazioni nel nord-ovest del Paese, che è più vicino all'epicentro del terremoto di lunedì.

Dall'Italia 11 milioni di euro per soccorso a popolazioni in Turchia e Siria

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha dichiarato lo stato di emergenza per intervento all’estero per sei mesi in conseguenza al sisma che ha colpito Turchia e Siria, e per gli interventi urgenti di soccorso e assistenza alla popolazione sono stati stanziati 11 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. Lo si legge nel comunicato di Palazzo Chigi.

Bare di metallo verde sono allineate 10 alla volta sotto una tettoia nel cimitero principale di Gaziantep, in Turchia, in attesa che un imam le benedica prima di una frettolosa sepoltura. Mentre i soccorritori sono al lavoro nella speranza di trovare ancora persone vive, il cimitero di Yesilkent trabocca di parenti in lutto giunti da tutta la regione nella città vicina all'epicentro del sisma. Il numero di vittime da seppellire è così alto che il sindaco di Gaziantep, Fatma Sahin, ha lanciato un appello affinché più predicatori musulmani si facciano avanti per aiutare con i funerali nei cimiteri.

"Siamo costretti a scegliere chi salvare"

La situazione "è drammatica" e "le richieste di aiuto tantissime: siamo costretti a scegliere chi salvare sulla base di dati oggettivi". Lo racconta all'ANSA Samuele Pacchi, infermiere toscano partito per portare soccorso in Turchia dopo il sisma ed operativo nella città di Hatay. "Sono scene disperate: le persone si inginocchiano, piangono e ci implorano di intervenire. Diventa davvero difficile dire di no, ma purtroppo - afferma - siamo costretti a dover fare una scelta e dobbiamo per forza concentrarci di più sui dati oggettivi, come le voci da sotto le macerie oppure se uno dei nostri cani dei vigili del fuoco sente una scia".

Diversi bambini salvati dopo tante ore. Vivo un bimbo sotto le macerie per 90 ore

C'è ancora qualche speranza di vita sotto le macerie del terremoto. Dopo 90 ore è stato salvato Hilal Bilgi, 10 anni, trovato tra le macerie di un appartamento di 7 piani a Hatay. Per salvare il bimbo, riporta il quotidiano turco Hurriyet, i soccorritori hanno scavato una galleria: il bambino era sotto un blocco di cemento e, con l’approvazione dei parenti, si è deciso di amputargli un braccio con un’operazione eseguita sotto le macerie. Nel sisma il bambino ha perso i genitori e i 3 fratelli

Un altro bambino è stato trovato vivo dopo essere stato per 80 ore sotto le macerie di un palazzo di quattro piani crollato nel distretto di Elbistan di Kahramanmaras, luogo dell’epicentro del terremoto di 4 giorni fa in Turchia. Lo rende noto la tv nazionale turca.

Un bambino di 12 anni è stato estratto vivo e portato via in barella dalle macerie di uno dei tanti palazzi distrutti dal terremoto a Nurdaği, vicino Gaziantep in Turchia. Il salvataggio è stato ripreso in diretta da Rai News 24. La liberazione di Khadir - questo il nome del bambino - è durata 2 ore. Il bambino è stato protetto dal corpo della madre, grazie al quale i soccorritori sono riusciti ad aprire un varco e a salvarlo dopo circa 62 ore sotto le macerie. Un altro bambino, di 8 anni, è stato salvato dalle macerie di un edificio crollato ad Hatay, sempre in Turchia, dopo circa 52 ore. Tra le macerie del palazzo potrebbero esserci decine di persone - è stato riferito durante la diretta - e non è chiaro se siano sentite altre voci dalle macerie.

"Sotto la macerie di due diversi palazzi abbiamo recepito le voci di due persone, che sono state in grado di rispondere: un ragazzo di 16 anni che si trova in un sottoscala ed una donna di 65 anni all'interno di una abitazione. Adesso il nostro team è al lavoro per cercare di estrarli dalle macerie. Al momento, abbiamo sentito la loro voce". Lo afferma all'ANSA Samuele Pacchi uno degli infermieri italiani partiti per portare soccorsi dopo il sisma in Turchia, che sta operando nella città di Hatay.

Nelle zone devastate dal terremoto e colpite dal gelo avvengono ancora salvataggi che sanno di miracolo e in molti casi riguardano bambini: una bimba di 18 mesi è stata estratta viva dalle macerie dopo più di 56 ore dal sisma nella provincia di Kahramanmaras, nel sud della Turchia. Una bambina di circa 8 anni è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata per 40 ore a Salqin, in Siria. Ad Hatay, in Turchia, un bambino di otto anni è stato salvato dalle macerie dopo circa 52 ore.

I vigili del fuoco italiani ad Antiochia salvano due ragazzi

Le squadre Usar dei Vigili del Fuoco italiani hanno estratto vivo ad Antiochia un secondo ragazzo: il giovane si trovava sotto le macerie di un palazzo di sette piani dove da questa mattina stavano operando i team. Non c'è stato invece nulla da fare per una bambina: i vigili del fuoco hanno estratto il corpo privo di vita e lo hanno consegnato alle autorità turche.

E' stato estratto vivo il ragazzo di 23 anni rimasto sepolto sotto le macerie di un palazzo crollato ad Antiochia.
Ci sono volute 9 ore di lavoro per estrarre dalle macerie il ragazzo di 23 anni, a quanto fanno sapere i vigili del fuoco, che sono intervenuti. Il giovane stava sotto 3 solai, con una gamba incastrata sotto un termosifone. A tirarlo fuori sono stati i team Usar (Urban search and rescue, specializzati proprio in questa attività) di Toscana e Lazio e durante le 9 ore di lavoro ci sono state diverse scosse di assestamento che hanno reso ancora più complicato l'intervento.

Twitter e le proteste. Twitter ha smesso di funzionare in Turchia dopo che sui social si sono moltiplicate le critiche per i ritardi nei soccorsi dopo il terremoto. Il social è stato usato nei giorni scorsi anche da persone rimaste sotto le macerie per segnalare la propria posizione sotto le macerie. Oggi il presidente turco Erdogan aveva invitato a stare in guardia "dai provocatori" che a suo avviso diffondono notizie false.

Ancora disperso Angelo Zen, l'italiano 60enne. "Tranne l'imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati, sono in salvo. Vicino all'epicentro c'erano poche decine di connazionali, mentre nell'area ce n'erano circa 170, almeno coloro che erano registrati sull'app". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri ad Agorà su Rai 3.

Cuore d'oro Zaniolo

Nicolò Zaniolo, ufficializzato ieri come nuovo giocatore del Galatasaray, si è voluto subito dimostrare vicino al Paese dove ha deciso di proseguire la sua carriera. Secondo il sito "Sporx.com", il 23enne attaccante italiano ha deciso di donare 20 mila euro per le vittime del terribile terremoto che ha colpito la Turchia nei giorni scorsi.

 

 

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