Mosca accusa: da Kiev con due droni al Cremlino: Putin illeso. A Kherson uccisi 20 civili VIDEO
Nella notte scorsa è stato effettuato un tentativo di colpire con due droni ucraini la residenza del presidente russo al Cremlino; l’attacco è stato sventato e Vladimir Putin risulta illeso. Lo ha riferito il servizio stampa presidenziale russo. «Questa notte, il regime di Kiev ha tentato di colpire con veicoli aerei senza equipaggio la residenza del presidente della Federazione russa al Cremlino», si legge nella nota. Secondo il rapporto, i droni sono stati disattivati. «Due veicoli aerei senza equipaggio erano puntati contro il Cremlino. A seguito di azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi radar, i dispositivi sono stati messi fuori uso. A seguito della loro caduta e della dispersione di frammenti sul territorio del Cremlino, non ci sono state vittime e danni materiali», ha specificato Mosca. Il Cremlino ha definito l’accaduto come «un atto terroristico pianificato e un attentato alla vita del presidente della Federazione, compiuto alla vigilia del Giorno della Vittoria, la parata del 9 maggio, alla quale è prevista anche la presenza di ospiti stranieri». La nota specifica che il presidente della Russia non è stato ferito. «Il programma dei suoi lavori non è cambiato, continua come al solito», osserva il servizio stampa. «La parte russa si riserva il diritto di adottare misure di ritorsione dove e quando lo ritiene opportuno», si legge nel comunicato. Il sindaco di Mosca, Serghey Sobyanin, inoltre, ha disposto il divieto di sorvolo di droni sulla capitale.
Kiev smentisce: non c'entriamo con l'attacco al Cremlino
«Naturalmente l’Ucraina non ha nulla a che fare con gli attacchi con i droni al Cremlino». Lo ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio ai giornalisti. La stessa informazione è stata riportata anche dal portavoce Serghei Nikivorov citato dai media ucraini.
La Duma invoca missili su residenza Zelensky
Dal Parlamento russo si è levato un coro di appelli ai vertici militari per inizi colpire direttamente la residenza del presidente Volodymyr Zelensky a Kiev, dopo lo sventato attacco con droni di questa notte contro il Cremlino, denunciato da Mosca. «E' ora di lanciare un attacco missilistico contro la residenza di Zelensky a Kiev», ha detto il deputato della Duma Mikhail Sheremet, citato da Ria Novosti. «Zelensky dovrebbe iniziare ad avere paura», ha aggiunto. «Si tratta di un vero casus belli per dare il via all’eliminazione dell’èlite terroristica dell’Ucraina, sappiamo come colpirla nei loro bunker», ha ammonito il presidente del Consiglio della Federazione, il Senato russo, Serghei Mironov. «Dobbiamo puntare al centro di Kiev», è l’appello del deputato Aleksei Zhuravlev, «distruggere l’ufficio del presidente, la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino, ndr), lo stato maggiore e gli edifici che ospitano i servizi segreti».
Zelensky: "a Kherson uccisi 20 civili"
«Il mondo ha bisogno di vedere e sapere questo. Una stazione ferroviaria e un incrocio, una casa, un negozio di ferramenta, un supermercato, un distributore di benzina: sai cosa accomuna questi luoghi? La scia insanguinata che la Russia lascia con i suoi proiettili, uccidendo civili a Kherson e nella regione di Kherson. Ad oggi, 21 persone sono state uccise! 48 feriti! Tutti i civili! Le mie condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime. Non perdoneremo mai i colpevoli. Sconfiggeremo lo stato malvagio e chiederemo conto a tutti i colpevoli!». Lo afferma su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.