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Britney Spears: i fan si mobilitano, vinta la prima battaglia

I fan si mobilitano fuori dal tribunale e la battaglia legale di Britney Spears contro il "padre padrone» fa un piccolo passo avanti: sulla scia del nuovo documentario del New York Times «Framing Britney Spears», la 39enne popstar ha ottenuto dalla giudice Brenda Penny che il genitore non abbia più la tutela esclusiva su di lei. Jamie Spears continuerà ad avere voce in capitolo sulle finanze e le decisioni personali della figlia ma d’ora in poi dovrà collaborare con la Bessemer Trust, una società di servizi finanziari. La vicenda è intricata: è dal 2008, dopo il grave e pubblico crollo nervoso della figlia (le sue foto con la testa rasata avevano fatto allora il giro del mondo), che Jamie è diventato il tutore legale del patrimonio e della carriera della figlia, un ruolo per cui si dice sia pagato circa 130 mila dollari all’anno. Il termine legale in California è "conservatorship» e diversi esperti legali avevano presto storto il naso perchè questo tipo di tutela viene applicata, in genere, a chi ha disturbi mentali o è anziano. Per anni Britney non aveva contestato la situazione.

Tutto era cambiato l’anno scorso quando il suo legale, Samuel Ingham III, aveva dichiarato in tribunale che la popstar era "fortemente contrarià alla tutela paterna e non avrebbe più cantato in pubblico se le cose non fossero cambiate. In novembre la Penny aveva incaricato la Bessemer di lavorare con papà Spears su un piano di investimenti per la cantante. Aveva però respinto la richiesta di Britney di revocare il legame che da oltre un decennio assoggetta le sue finanze e la sua carriera alle decisioni paterne.

Sono anni che i fan di Britney sostengono rumorosamente la sua causa attraverso il movimento #FreeBritney che ha raccolto adesioni a tutto campo, da Cher a Paris Hilton, da Miley Cyrus all’organizzazione American Civil Liberties Union. I fan constatavano che, superato l’esaurimento nervoso, la carriera della popstar è decollata di nuovo. Aveva replicato Jamie che le fortune in mano a Britney sono cresciute grazie al suo acume finanziario: da sottozero una decina di anni fa ai 60 milioni di dollari dell’ultima valutazione di Forbes. La Spears intanto è di nuovo sulla cresta dell’onda: è comparsa nella serie «How I Met Your Mother», ha lanciato il singolo e il video «Womanizer» numero uno su Billboard, ha fatto tour mondiali e portato a Las Vegas show che hanno fatto il tutto esaurito. Oltre a esser stata giudice a X Factor, ha pubblicizzato profumi e una linea di intimo. Da ultimo il documentario del «New york Times» uscito la scorsa settimana su FX e Hulu: oltre a seguire la carriera della cantante, prima come star bambina e poi prodigio pop quando era ancora teen-ager, il film diretto da Samantha Stark punta i riflettori sui recenti tentativi della Spears di liberarsi dalla tutela paterna.

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