«Grazie mille ragazzi!». Mick Jagger è appena salito sul palco di Las Vegas e, parlando in italiano, mette il sigillo sullo show di apertura dei Maneskin, che hanno appena concluso la loro esibizione prima che partano le note dei Rolling Stones. La prima avventura Oltreoceano della band romana non poteva chiudersi meglio, dopo la trionfale accoglienza prima a New York poi a Los Angeles, passando per l'apparizione in tv nel popolarissimo Tonight Show di Jimmy Fallon. «Che serata. Grazie The Rolling Stones - il miglior ricordo di tutti i tempi», il commento dei quattro sui social accompagnato da uno scatto che li ritrae accanto a un sorridente Jagger. I Maneskin insomma sembrano proprio aver conquistato l'America.
Quello andato in scena all’Allegiant Stadium è uno spettacolo convincente e potente, una performance spavalda, senza alcun timore reverenziale e acclamata dalle migliaia di spettatori in attesa di Mick Jagger & company. «Hello Las Vegas! E’ un onore essere qui ed avere la possibilità di suonare sul palco della band più grande di sempre», le parole del frontman Damiano. Poi solo musica, una raffica di brani tutti d’un fiato, per oltre quaranta minuti. Note vibranti che scaldano immediatamente l’atmosfera e sciolgono il pubblico, anche i più scettici e i più attempati, quelli che i Maneskin non li avevano mai ascoltati oppure ne avevano sentito parlare solo dai figli o dai nipoti. Si parte con due brani in italiano, tratti dall’ultimo album Teatro d’Ira: In nome del Padre e Zitti e Buoni, quello con cui hanno vinto l’ultima edizione del festival di Sanremo e poi l'Eurovision Song Contest. Si prosegue con una decina di pezzi eseguiti con grande energia da Damiano, Victoria, Thomas e Ethan che, con il loro look a stelle e strisce, suonano, cantano e danno spettacolo, regalando divertimento e facendo ballare migliaia di persone.
Pubblico in delirio, poi, alle prime note di Beggin', la cover dei Four Season che li ha resi famosi negli Stati Uniti dove hanno già ottenuto il disco di platino, oltre a un impressionante numero di ascolti su Spotify. E poi l’ultima creazione della band romana, Mammamia, applauditissima. Non poteva mancare l’omaggio a colui che è un pò il mentore della band romana, Iggy Pop, con un pezzo iconico del repertorio dei The Stooges, I Wanna Be Your Dog. A chiudere lo spettacolo la loro Wanna Be Your Slave, «la nostra canzone preferita», spiega Damiano poco prima di introdurre gli Stones. Sui social è subito un tripudio di complimenti ai ragazzi di Monteverde: «Amazing boys!», «Sono stati grandiosi, fantastici, emanano energia positiva», «Mi piace come combinano rock, funk e R&B». E c'è chi scrive: «Ero venuto per i Rolling Stones, ma ho scoperto di essere qui per il chitarrista dei Maneskin!». Ora ad attendere i Maneskin è il tour in tutta Italia, che culminerà il prossimo luglio in un grande concerto al Circo Massimo, a Roma, prima di volare al festival musicale di Lollapalooza a Parigi. Forse già sognando la prima tournee Coast to Coast negli Stati Uniti.
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