Il Maestro Riccardo Muti, «a seguito di una diagnosi di polmonite che ha escluso un’infezione da Covid-19, ha dovuto suo malgrado rinunciare ai concerti previsti alla Sagra Musicale Malatestiana e al Ravenna Festival, trasformandoli però in un’occasione per coloro che ha accompagnato alla scoperta della partitura verdiana». Ad annunciarlo il Comune di Rimini. Sarà dunque un occasione per i giovani direttori che egli stesso ha recentemente guidato nel percorso di studio della settima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy, appena conclusasi alla Fondazione Prada di Milano, e che lo sostituiranno sul podio della sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per una selezione di brani da Nabucco nei concerti in programma al Teatro Galli di Rimini sabato 18 dicembre e al Teatro Alighieri di Ravenna lunedì 20. E tra questi un messinese: si tratta del maestro Giuseppe Famularo, 30 anni, nato a Santo Stefano di Camastra. Si è diplomato in pianoforte, a Palermo, per poi formarsi come direttore a Milano. Emozionatissimo Famularo: "Sostituire il Maestro nei prossimi due concerti sarà senz'altro un grande onore ed una fantastica opportunità - sottolinea - ma nel frattempo comporta anche importante responsabilità. Nei confronti dell'orchestra e verso il pubblico che pieno di entusiasmo oltre che per ascoltare il Nabucco, sarebbe venuto al teatro per vedere dirigere il Maestro Muti".
"Immerso in un viaggio verso Ravenna - scrive Giuseppe Famularo in un post su Facebook - tra le desolate, nebbiose, innevate qua e là e silenziose lande padane, a rivivere i momenti vissuti nelle ultime settimane e proiettati verso i due prossimi concerti di Nabucco. Con il cuore inorgoglito, l'onore di dover sostituire il Maestro insieme ai miei compagni d'avventura dell'italian opera academy e la forte responsabilità affidataci: nei riguardi del Maestro, dell'orchestra, del pubblico e della magniloquente partitura verdiana.
Aver calcato il podio accanto al Maestro
Riccardo Muti è il coronamento di un sogno che è cresciuto con me in tutti questi anni di vita musicale, affannosa e ricca di speranza. La vita sa essere inaspettatamente disarmante quando meno lo sospettiamo. Stasera e lunedì, nei teatri di Rimini e Ravenna, torneremo a suonare Nabucco.
Quale emozione più grande potrei vivere?".
Chi è il maestro Giuseppe Famularo
Nato nel 1991 a Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina. Dopo la maturità classica, si diploma in pianoforte al Conservatorio di Palermo, brillantemente, con lode e menzione sotto l’illuminante guida di Donatella Sollima ed affianca al percorso pianistico, in questo periodo, anche lo studio della composizione. Sceglie poi di perfezionarsi a Lugano, presso il Conservatorio della Svizzera Italiana, con Nora Doallo e Anna Kravtchenko, due figure di grande rilievo sotto il profilo artistico ed umano per la sua crescita come musicista e pianista. Mantiene fervido, nel frattempo, l’interesse per la composizione, scrivendo in particolare musica per pianoforte, corale e da camera. Quasi per caso, si accosta all’affascinante mondo della direzione d’orchestra, dirigendo l’opera lirica Cavalleria Rusticana. Scopre in questa attività, verso cui nutre da sempre vivo interesse e forte attitudine, la più elevata possibilità di esprimere la propria arte e la propria personalità. In quest’ambito è stato impegnato in produzioni operistiche e sinfoniche oltre che corali, tra le quali spiccano la direzione di Tosca e di Cavalleria Rusticana, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Città del Duca, da lui fondata nella propria città; la Messe de Requiem di Saint Saens, diretta in occasione del concerto dedicato a Maria Elisa di Fatta nel Duomo di Cefalù; a Villa Simonetta, a Milano, dirige nelle serate di Notti Trasfigurate “Musica per Corti d’animazione”; per il Teatro Coccia di Novara, tra gli allievi selezionati dall’Accademia AMO, dirige musiche di Mozart per il programma di Capodanno “Nessun Dorma”. Viene scelto dal Maestro Riccardo Muti, come unico italiano tra i direttori d’orchestra per l’Italian Opera Academy 2021, tenuta a Milano nella Fondazione Prada. Nella prossima primavera dovrà dirigere la “Bohème” di Giacomo Puccini nello storico Teatro Lirico di Milano e a dicembre di quest’anno dirigerà l’operetta “Cendrillon” di Pauline Viardot a Reggio Calabria. Si è diplomato in direzione d’orchestra nella Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano con il massimo dei voti e la lode. Oltre all’attività concertistica si dedica costantemente alla didattica pianistica, corale e musicale. Gli altri tre maestri che sostituiranno Muti sono il venticinquenne Henry Kennedy, CJ Wu, 35 anni di Taiwan e il ventitreenne moldavo Cristian Spataru.