Martedì 26 Novembre 2024

Eurovision, chiusa la prima serata. Pausini, Mika e Cattelan: "La musica unisce". Ecco chi va in finale

Albania
Armenia
Australia
Austria
Azerbaigian
Belgio
Bulgaria
Cipro
Croazia
Danimarca
Estonia
 
 
 
 
 
Mika, Laura pausini e Alessandro Cattelan: i conduttori
Finlandia
Francia
Georgia
Germania
Grecia
Irlanda
Islanda
Israele
Mahmood e Blanco, Italia
Lettonia
Lituania
Macedonia del Nord
 
Moldavia
Montenegro
Norvegia
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Repubblica Ceca
Romania
 
Serbia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
 
 
 
 
 

«Ciao Italia, ciao Torino». Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan danno il via alla 66/a edizione dell’Eurovision Song Contest, tornato in Italia dopo la vittoria lo scorso anno dei Maneskin. «E stasera inizia la ricerca dei loro eredi», dice Laura Pausini che poi abbraccia i suoi due colleghi. «Abbiamo bisogno più che mai di arte. La musica ha potere di unire le persone. E allora diamoci un abbraccio». All’Albania è stato dato il compito di aprire subito dopo la gara. In più di 65 anni, l’Eurovision Song Contest è diventato uno dei più grandi eventi di intrattenimento televisivo al mondo. La 66/a edizione sarà trasmessa di diretta dal Pala Olimpico di Torino e in onda in prima serata su Rai 1 il 10 e il 12 maggio, con le due semifinali, e il 14 maggio, con la finale. L'Italia sarà in gara con la coppia Mahmood & Blanco e il brano Brividi, che ha trionfato alla 72/ª edizione del Festival di Sanremo. Oltre che su Rai 1 con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio (la conduzione invece sarà come sempre in lingua inglese), con la partecipazione di Carolina Di Domenico, la diretta dell’Eurovision è trasmessa anche da Rai Radio 2, Rai Italia e disponibile su RaiPlay. Il concept di questa edizione, «The Sound of Beauty» - ricorda la Rai in una nota - ha avuto origine dalla bellezza che caratterizza i paesaggi, la cultura e lo stile di vita italiani, ma, alla luce degli eventi attuali, ha assunto anche un significato più profondo, che va oltre i confini nazionali per abbracciare sempre di più i valori di universalità e inclusività, mai così importanti come in questo particolare momento storico, insieme alla volontà di celebrare la diversità attraverso la musica e di unire l’Europa su un unico palco.

Avanti Armenia e Portogallo, Diodato emoziona

Il genio e la creatività italiani sono il tema principale della prima semifinale con le esibizioni - nell’ordine di apparizione - di Albania, Lettonia, Lituania, Svizzera, Slovenia, Ucraina, Bulgaria, Paesi Bassi, Moldavia, Portogallo, Croazia, Danimarca, Austria, Islanda, Grecia, Norvegia e Armenia. Sul palco dell’Eurovision si è scatenata la 'Dance of beauty' e il Pala Olimpico si è trasformato in una grande discoteca, con i più grandi successi della dance italiana, grazie all’esibizione di Dardust, produttore artistico tra i più richiesti del momento, accompagnato dal dj-producer Benny Benassi e da Sophie and The Giants.  Diodato, vincitore del Festival di Sanremo nel 2020, fa cantare il pubblico con un’intensa intepretazione di "Fai rumore" al piano e accompagnato dai ballerini. Applausi anche nella sala stampa dai giornalisti di tutto il mondo per il cantatutore.

Le qualificate alla finale

Le dieci canzoni che si sono qualificate alla finale in programma sabato dell’Eurovision sono Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Olanda e Moldavia. Non si conoscono i singoli punteggi. Fuori Albania, Bulgaria, Croazia, Austria, Danimarca, Lettonia, Slovenia.  

Il 12 maggio la seconda semifinale: torna il Grande Amore de Il Volo

La seconda semifinale del 12 maggio sarà aperta da una speciale performance di Alessandro Cattelan e vedrà le esibizioni di Finlandia, Israele, Serbia, Azerbaigian, Georgia, Malta, San Marino, Australia, Cipro, Irlanda, Macedonia del Nord, Estonia, Romania, Polonia, Montenegro, Belgio, Svezia e Repubblica Ceca. Nel corso della serata, il Volo tornerà sul palco dell’Eurovision per una nuova performance con Grande Amore, il singolo che, nel 2015 - quando il trio ha rappresentato l’Italia nella 60ª edizione dell’evento - si è aggiudicato il primo posto al televoto e il terzo in assoluto. Infine, in anteprima mondiale, sarà la volta di un inedito duetto tra due star internazionali del calibro di Laura Pausini e Mika.

Finale il 14 maggio: è la volta dei Big Five. Superospiti i Måneskin

Il 14 maggio un momento emozionante dedicato al potere della musica di evocare la pace aprirà la gran finale, durante la quale, ai Paesi qualificati, si aggiungeranno i cosiddetti Big Five - Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito - che accedono direttamente alla finale e hanno diritto di voto anche nelle semifinali (Italia e Francia nella prima, Regno Unito, Spagna e Germania della seconda). Pausini ricorderà quindi la sua lunga carriera attraverso un medley dei suoi successi, che si concluderà con il suo ultimo singolo. Ospiti della serata finale, i Måneskin torneranno all’Eurovison per presentare in anteprima mondiale tv dal vivo il nuovo singolo Supermodel. Poi sarà la volta della prima artista italiana ad aggiudicarsi la vittoria nella competizione: Gigliola Cinquetti tornerà ad esibirsi con la sua Non ho l’età (per amarti). Speciale esibizione per Mika, all’insegna dell’importanza di combinare la parola pace con la parola amore, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore.

Blanco incoraggia Orchestra sinfonica giovanile di Ucraina

Blanco arriva a sorpresa nel backstage di Eurovision Village a Torino per salutare e stringere la mano ai giovani musicisti dell’Orchestra Sinfonica Giovanile dell’Ucraina. Si tratta di un’orchestra fondata nel 2016 da Oksana Lyniv, direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, e formata da ragazze e ragazzi dai 12 ai 22 anni provenienti da tutte le città dell’Ucraina. La presenza dell’orchestra a Torino durante la settimana di Eurovision Song Contest è stata possibile grazie a Radioimmaginaria, radio degli adolescenti, che è in contatto con i coetanei ucraini dallo scoppio della guerra. Gli speaker di Radioimmaginaria hanno lanciato una call per portare i musicisti a Torino che è stata accolta dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea e dall’Ufficio in Italia del Parlamento europeo. Il gesto di Blanco dimostra che Eurovision, nato con l'obiettivo di unire paesi e popoli grazie alla musica, riesce a farlo ora più che mai all’insegna della pace.

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