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Vasco Rossi, 120mila a Trento per la prima del Tour! E il 17 giugno a Messina TUTTI I NUMERI

Il treno risuona di un chiacchiericcio euforico di romano, napoletano, fiorentino. Qualcuno è salito a Bologna, altri arrivano da Torino o da Milano. Sono in viaggio da ore, ma nessuno ammetterà mai la stanchezza. Arrivano da tutta Italia. Hanno 20, 30, 40 anni. Non mancano i 50enni, qualche ruga ma t-shirt, jeans e aria un po' sciupata d’ordinanza. Studenti, impiegati, disoccupati e dirigenti. Mamme e papà con pargoli già ben instradati al seguito. Un mondo eterogeneo, colorato, felice. Avrebbero poco da spartire, ma qualcosa in comune ce l’hanno: Trento come destinazione (località San Vincenzo) e lo stesso piccolo tesoro ben nascosto in tasca, il biglietto per il concerto del loro Komandante.

Il popolo di Vasco Rossi già da qualche giorno sta convergendo a Trento, da dove oggi partirà il Vasco Live. Un’attesa durata tre anni e che dà il via alla stagione dei grandi concerti. Undici date (tra cui Messina, il 17 giugno), tutte sold out per oltre 660mila spettatori. Trento, per l’occasione, inaugura la Trentino Music Arena, pronta ad accogliere 120mila fan. In 15mila (gli iscritti al fan club), già ieri sera, sono sotto al palco - sudati e bruciacchiati dal sole impietoso sfoggiano le loro magliette di appartenenza all’esercito caotico e festoso di Vasco -, per la prova generale. Un anticipo di quello che sarà oggi.

Intorno all’Arena, un enorme campo verde tra filari di mele e campi coltivati (che si attraversano per arrivare nel retropalco), la gente sciama placida. Hanno parcheggiato i camper (una distesa quasi a perdita d’occhio di mezzi attrezzati) poco lontano, oppure arrivano come possono ai varchi di accesso più vicini. Le strade che portano all’agognato evento sono già un brulicare di macchine e lamiere ferme o a passo d’uomo. Meglio non pensare a cosa succederà oggi, quando arriverà una folla quasi dieci volte più numerosa. Una città quasi sotto assedio, tra misure di sicurezza degne di un evento del genere, strade chiuse, traffico impazzito. E una marea umana che sceglie la V di Vasco. E lui, il Blasco, il Kom, il Rossi che non ha bisogno di usare il cognome, li attende su un palco alto come un palazzo di 9 piani, largo 90 metri e profondo 26. Una macchina imponente con una potenza audio da 750mila watt. Non resta che spingere sul tasto On per dare il via alla festa attesa tre anni.

Tutti i numeri del Tour

Il palco ideato da Giò Forma sarà alto quanto un palazzo di nove piani, 1.500 i corpi illuminanti sopra la testa del rocker di Zocca, 35 teste laser, da usare con cautela per non disturbare il traffico del vicino aeroporto e una potenza di fuoco da 750mila watt. E poi ancora, 20 torri di ritardo audio che arrivano a 18 metri e quattro portali video 10mt di iterasse e 14mt di altezza. L’esercito di staff di Vasco, che con una professionalità chirurgica mette in piedi una struttura del genere, conta 221 unità, gli stewart sono 550 e fino a 80 sono i locali che vengono impegnati data per data, solo gli autoarticolati coinvolti nello show in fila in autostrada formerebbero un convoglio lungo oltre 3 km. 192 invece le band emergenti della zona dell’Euregio che si sono candidate per le aperture dei live di questo tour, alla fine ne sono rimaste 6 e suoneranno tra le 17 e le 20 per intrattenere i numerosi fans che affolleranno i concerti fin dal mattino e sono: A Top the hill, Michele Cristoforetti, Hifi gloom,, Maitea, The Rumpled e Toolbar.

Le date

Il 24 maggio Vasco si sposterà a Milano, poi sarà la volta di Imola il 28 maggio, poi a seguire Firenze (3 giugno), Napoli (7 giugno), due date a Roma (11 e 12 giugno), poi Messina il 17 giugno, Bari il 22 giugno, Ancona il 26 giugno e chiusura a Torino il 30 giugno.

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