«Non è all’esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto dei Maneskin al Circo Massimo». Così l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato a proposito delle richieste di un possibile rinvio dell’atteso concerto dei Maneskin. «Si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno e, in collaborazione con gli organizzatori, metteremo in campo le azioni necessarie per farle rispettare», ha aggiunto.
Fimmg Lazio: forte rischio contagio a concerto Maneskin
«I casi di Covid continuano a crescere, i numeri sono pazzeschi, ieri si sono contati 132.274 casi e 94 decessi. Non ho nulla contro i Maneskin, ma penso che in questa situazione le occasioni di assembramento andrebbero evitati, perché un concerto in cui entreranno in stretto contatto 70mila giovani senza mascherina è foriero di molti contagi». Ad affermarlo, all’ANSA, è Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Fimmg Lazio, che esprime preoccupazione per il forte aumento dei casi di Covid che «sta mettendo sotto pressione non solo i Pronto Soccorso, ma anche gli studi dei medici di famiglia». La malattia, spiega Chiriatti, «si presenta in forma meno grave che in passato, ma più sale il numero dei contagi, più aumenta il rischio di vedere crescere anche le forme gravi e i decessi. Non continuiamo a dire che è solo un raffreddore, perché ci sono persone in cui la situazione si complica».
"Noi medici sconsigliamo qualsiasi tipo di assembramento"
In merito all’eventuale introduzione di nuove misure di restrizione, il vice segretario regionale della Fimmg Lazio non entra nel merito delle scelte del Governo, ma spiega: «Con questi numeri, in passato, sono state decise forte restrizioni. Mi rendo anche conto che oggi, dal punto di vista economico, nuove restrizioni avrebbero conseguenza drammatiche. Però è necessaria molta attenzione. Noi medici sconsigliamo qualsiasi tipo di assembramento mentre consigliamo di indossare la mascherina al chiuso e anche all’aperto, quando si ritiene utile». Per Chiriatti è anche necessario stare attenti ad evitare la tempesta perfetta, «con una situazione che va aggravandosi dal punto di vista sanitario mentre una parte del personale va in ferie e chi resta rischia di più di ammalarsi».
Su social alzata scudi pro Maneskin, Covid solo a loro concerti?
«Il 90% degli artisti italiani stanno facendo concerti da mesi ma il problema sono i Maneskin. Il Jova Beach Party conta più di dieci date con una capienza di 60.000 persone e Vasco la stessa cosa perché il problema sono loro!?». E' solo uno dei tantissimi commenti che infiammano i social in queste ore dopo l’intervento dei medici della Fimmg Lazio che si diceva preoccupata del grande aumento di contagi nella regione anche in vista del maxi concerto della band romana al Circo Massimo. Anche l’Ordine dei medici prende posizione dichiarando che ai concerti il rischio contagio c'è e raccomandando l’uso della mascherina Fpp2. E l’hastag #Maneskin, corredato da tweet anche con parole «grosse» e a tratti arrabbiatissime, continua la scalata tra i topic trend della giornata. Da notare che non si tratta solo di fan di Damiano & Company ma anche di persone che non apprezzano particolarmente la loro musica e partecipano alla protesta per principio: «A me fanno venire i brividi solo a guardarli - cinguetta ad esempio una giovane - ma spero con tutto il cuore che i #Maneskin mandino a cag... in diretta chiunque gli chieda di non fare il concerto a Roma».
"Ci hanno detto di vaccinarci per tornare a vivere"
Tra i tanti commenti c'è chi tira in ballo la difesa dell’ambiente: «Ma i medici perché non rompono il c... a Jovanotti - scrive un altro - che con i suoi concerti oltre portare il Covid distrugge pure l’ambiente? Ah no lui è intoccabile, gli unici che devono rinviare i concerti sono i Maneskin, ah la coerenza questa sconosciuta...». C'è chi ricorda di aver fatto molto per tornare alla libertà: «Sono stato al concerto di #Vasco, sabato sarò a quello dei Maneskin, ad agosto andrò al #JovaBeachParty. Ho 3 dosi di vaccino e mi sono beatamente rotto... Ci hanno detto di vaccinarci per tornare a vivere. Io voglio tornare a vivere». C'è anche chi si preoccupa dei molti lavoratori coinvolti in un evento del genere: «Sinceramente anche basta, tutti i cantanti - è uno dei tweet - stanno facendo concerti con una marea di gente, ai #Maneskin invece si chiede di annullare tutto senza tenere conto dei danni economici che porterebbero a un sacco di lavoratori. Fate i moralisti da un’altra parte, grazie». E infine chi chiede che, se c'è un problema di salute pubblica, non ci si accanisca solo contro una band: «Il senso di chiedere ai #Maneskin di spostare il concerto quando altri mille artisti continuano a fare grandi concerti? Sarebbe stato più coerente rivolgersi a tutti gli artisti, non soltanto a loro» scrive più di un utente. «E tutti gli altri avvenimenti/concerti in programma no... Il virus è un fan accanito di Damiano e va solo da lui?» twitta un altro.
Rezza: è buon senso indossare mascherina ai concerti
«Ci vogliono delle regole di buon senso. Credo che si possa, quando ci sono delle aggregazioni, usare la mascherina, raccomandarne l’uso. Non stiamo parlando di obbligo, ma di buon senso e di raccomandazioni». È quanto ha detto il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute Gianni Rezza a margine della conferenza stampa di presentazione del bando da 21 milioni di euro per finanziare 14 progetti nell’ambito del programma "Salute-Ambiente-Biodiversità-Clima». La presa di posizione di Rezza arriva dopo che i medici di famiglia del Lazio, in giornata, avevano segnalato il forte rischio di contagio in vista del concerto dei Maneskin che si terrà a Roma sabato prossimo e per il quale sono attesi circa 70mila giovani. «Quello che possiamo fare è affrontare in maniera razionale il problema. Cominciando con lo sfatare certi miti, per esempio che il Covid è una malattia respiratoria e non si diffonde in estate: abbiamo visto che se arriva una variante nuova questo non è proprio vero. L’altro è che all’aperto il virus non si trasmette», ha aggiunto Rezza. Anche in questo caso dipende dalle circostanze: «se sto vicino a una persona, bisbiglio al suo orecchio, starnutisco o tossisco o canto insieme a lui, è logico che se sto a distanza molto ravvicinata posso trasmettere infezioni», ha proseguito l’infettivologo, che ha precisato che non si tratta di accanirsi contro il concerto dei Maneskin: «ne abbiamo visti diversi: c'è stato Vasco Rossi o Cremonini». Questi eventi, si è chiesto, «possono incrementare il rischio di trasmissione? Se arrivano 100 mila persone e stanno tutte appiccicate una all’altra e nessuno usa la mascherina, certamente possono amplificare il rischio di trasmissione», ha concluso Rezza.