Venerdì 22 Novembre 2024

XFactor 2022: delirio finale. La canna di Fedez, il trash di Ambra, il trionfo dei Santi Francesi e... Francesca

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Finale di XFactor 2022 totalmente fuori controllo al Forum di Assago dove, intanto, abbiamo la conferma ufficiale che la prossima edizione resterà su Sky (tra i giudici, per il momento confermato Fedez). Quello che succede nelle oltre tre ore di live – peraltro premiato dagli ascolti, che sommando il dato del satellite con quello in chiaro su TV8 sfondano addirittura il 10 per cento – è un vero e proprio delirio nel quale una bravissima Francesca Michielin (voto 9) giganteggia soprattutto quando è chiamata ad esibirsi sul palco ma regge stoicamente anche nella versione presentatrice in mezzo a mille imprevisti, dall’eccessiva lunghezza della trasmissione ai problemi tecnici fino alle mattane di qualche giudice. Vincono secondo pronostico i Santi Francesi davanti alle due fanciulle rimaste in gara, nell’ordine Beatrice Quinta e Linda, restano fuori dal podio i Tropea che però sono passati sotto tali e tante forche caudine da aver già spostato la “residenza” dalla Calabria al Sannio.

I voti ai giudici: Ambra da zeroadieci

Tanta musica nel corso della serata, con ospiti i Meduza (dj italianissimi che hanno monopolizzato la disco londinese), i Pinguini Tattici Nucleari e... i quattro giudici. Sì, pure Ambra (voto dazeroadieci), e com’è ovvio ne parleremo diffusamente perché il momento Nineties con T’appartengo è forse la cosa più trash che sia accaduta nella storia del programma, e parliamo di un programma che ha annoverato Dj Francesco, Morgan, Arisa, Levante prima di arrrendersi al nonsense di Dargen D’Amico (voto 6). A pari merito con il balletto della ex ninfetta di Non è la Rai solo il continuo tentativo dello stesso Dargen di broccolare la Angiolini e la rivelazione di Fedez (voto 7,5) che, per spiegare il rapporto che si è creato con i ragazzi, ammette di essersi fatto una canna con i Tropea. Il che spiegherebbe anche la trovata di coprirsi i tatuaggi con il trucco per cantare il suo nuovo singolo. C’è altro? Ah, sì: vince Rkomi (voto 6). Ma non siamo sicuri che se ne sia accorto, e non solo perché il solito  “diavoletto” Fedez l’ha fatto ubriacare prima del live.

Prima manche nel segno dei problemi tecnici

Prima manche nel segno dei problemi tecnici – non si sente il pianoforte per una buona metà del brano dei Santi Francesi – ma soprattutto di Francesca Michielin, che canta il suo ultimo singolo prima di accompagnare i quattro concorrenti nei duetti e restare ancora sul palco per un medley dei suoi successi. Il tutto mostrando qualità vocali e una versatilità stilistica davvero impressionanti. I duetti, invero, non lasciano il segno eccezion fatta per quello con i Tropea (voto 8), una rutilante Somebody to love dei Jefferson Airplane; non convince il mix delle voci in Acida dei Prozac+ con Beatrice Quinta (voto 7), mentre il problema tecnico è solo uno dei punti deboli di California dei Phantom Planet con i Santi Francesi (voto 9 complessivo, ieri sera sono partiti così così ma sono andati in crescendo). Anche Take to me to church di Hozier con Linda (voto 7,5) non è indimenticabile, ma l’emozione della concorrente di Fedez contribuisce a creare una bella empatia. Alla fine, dopo il breve ma spettacolare show dei Pinguini (ancora penalizzato da un problema con le tastiere del mitico Elio Biffi), sono Linda e i Tropea in svantaggio nel televoto; a differenza degli altri anni non ci sono eliminazioni precoci, e i quattro concorrenti resteranno in gara fino alla fine con la somma dei voti delle tre sessioni. Ma tanto non cambierà niente.

La seconda manche e le medley dei tre brani più significativi

La seconda manche, incentrata sui medley dei tre brani più significativi di ciascun concorrente, consolida infatti l’impressione già formata – al netto di un parziale sorpasso di Linda ai danni di Beatrice, evidentemente frutto di uno scarto di voti ridotto – consegnandoci due esibizioni notevolissime, quelle delle band: i Tropea, confermando il loro senso dell’umorismo, presentano il “menu degustazione ballottaggio” con Luna dei Verdena, Insieme a te sto bene di Battisti e Asilo Republic di Vasco e spaccano letteralmente tutto; i Santi Francesi invece si prendono il palco con il solito mix di rabbia ed eleganza tra Ragazzo di strada dei Corvi, Ti voglio di Ornella Vanoni e soprattutto Creep dei Radiohead (acuto finale a parte). Sembra ancora una volta troppo emozionata Linda, che pure può mettere in fila Coraline dei Maneskin, Waves di Dean Lewis e Still don’t know my name di Labirinth, mentre la palermitana Beatrice, per carità, sembra una performer consumata ma non si può dire che incanti dal punto di vista vocale (Believe di Cher, Tutti i miei sbagli dei Subsonica e Fiori rosa, fiori di pesco di Battisti la sua selezione).

Le esibizioni dei quattro giudici

Per motivi misteriosi, prima della decisiva terza manche – con la riproposizione degli inediti e il trionfo annunciato dei Santi Francesi – veniamo ingiustamente puniti con le esibizioni dei quattro giudici: Rkomi a petto nudo, Fedez a petto nudo (e senza tatuaggi), Ambra praticamente a petto nudo e Dargen, per fortuna, no. Ma a noi – a tutti – interessa solo T’appartengo, che in effetti scatena il Forum in una specie di incubo psichedelico per chi all’epoca di Non è la Rai era già grandetto e piuttosto refrattario al fascino acerbo di Ambra con l’auricolare e delle altre lolite create da Gianni Boncompagni: il trash è servito, lei mostra un certo impegno sia nel cantato (beh, cantato...) che nel balletto ma l’entusiasmo generale è obiettivamente eccessivo. Certo, Ambra non ha più bisogno di legittimazione dopo aver messo in piedi una più che rispettabile carriera nel cinema, ma era il giudice più atteso per il fatto di non essere tecnicamente un cantante e per le sue recenti vicende personali e il suo bilancio è in chiaroscuro: è riuscita a dribblare il pressante corteggiamento di Dargen ma non a convincere come mentore, tanto che alla fine riconosce sportivamente ai Tropea il merito di aver “salvato” il proprio giudice. Levante da lassù ringrazia.

La volta finale con gli inediti

Sugli inediti non c’è molto da dire: il migliore è di gran lunga Non è così male dei Santi Francesi, che aveva ipnotizzato tutti già alle audizioni. Rispetto ad allora, con i successivi ascolti è un po’ migliorato Sesso di Beatrice Quinta, così come Cringe Inferno dei Tropea una volta spostato il centro dell’interpretazione dalle frasi gergali; resta gradevole ma nulla più Fiori sui balconi di Linda e ci avviamo alla premiazione, come detto senza sorprese. I Santi Francesi hanno strameritato la vittoria e non si può nascondere una certa curiosità per quello che faranno in futuro: di sicuro non li attendono trionfi come quelli dei Maneskin, ma potrebbero ritagliarsi una stilosissima nicchia nel panorama della musica italiana. Foto tratte dalla pagina Facebook di X Factor

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