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Grammy: delusione Måneskin, Beyoncé supera il record di numero di premi di tutti i tempi

Sorprese a tutto campo ai Grammy. Con 'Harry's House', Harry Styles ha vinto il Grammy per l'album dell'anno. Il premio è il più prestigioso tra quelli assegnati dalla Recording Academy che vengono considerati l'Oscar della musica. La cantante jazz Samara Joy ha vinto il Grammy per il miglior nuovo artista dell'anno lasciando a bocca asciutta i Måneskin. La band romana era considerata tra i favoriti tra i dieci candidati al premio, uno dei quattro più importanti della serata. Gli altri due premi di rilievo sono andati a Lizzo per la registrazione dell'anno ('About Damn Time') e, di nuovo a sorpresa, alla 73enne Bonnie Raitt per aver scritto la canzone dell'anno: 'Just Like That' è un brano folk tradizionale su un trapianto di cuore. Adele ha vinto nella categoria miglior performance pop per 'Easy on Me'.

Per Beyoncé, seduta tra i vip della Crypto.com Arena (l'ex Staples Center) trasformata in bistrò, è stata una serata agrodolce: con tre vittorie ancora prima che cominciasse la diretta da Los Angeles e altre due durante la trasmissione sulla Cbs. Queen B si è confermata la regina dei Grammy conquistando nell'arco della sua carriera 32 premi, uno in più del primato precedente detenuto fino a oggi dal direttore d'orchestra Georg Solti, morto nel 1997. La cantante di 'Renaissance' è stata però esclusa, per l'ennesima volta, dai premi più di rilievo. E' la quarta volta che Beyoncè perde l'album dell'anno e la sua marginalizzazione, oggi come in passato, ha provocato polemiche. Lei, del resto, come ha detto Lizzo rendendole omaggio dal palcoscenico, "è l'artista del nostro tempo". Viola Davis, con l'audio-libro del suo memoir 'Finding Me', è entrata nell'esclusivo club degli Egot, i vincitori di Emmy, Grammy, Oscar e Tony.

L'edizione 2023 dei premi ha reso omaggio con un tributo di 12 minuti curato da Questlove all'hip hop, un genere finora secondo molti trascurato ai Grammy e che quest'anno celebra il suo primo mezzo secolo. 'Baraye', l'inno delle proteste in Iran, ha vinto il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo è stata la first lady americana Jill Biden. L'autore, il 25enne Shervin Hajipour, era relativamente sconosciuto quando fu eliminato dalla versione iraniana di American Idol. La sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive in Iran ed è libero su cauzione dopo esser stato arrestato quando che la sua canzone, in settembre, è diventata virale, generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

Petras prima donna transgender a vincere il Grammy

Kim Petras è la prima donna transgender a vincere un Grammy con il premio per il miglior Pop Duo/Group Performance. Con lei ha vinto Sam Smith con il brano «Unholy». Petras, 30 anni, è una cantante tedesca che vive a Los Angeles. «Sono cresciuta vicino a un’autostrada in mezzo al nulla - ha dichiarato, nel ricevere il premio - mia madre ha creduto in me, nel fatto che io fossi una ragazza. E io ora non sarei qui se non fosse stato per il suo sostegno». Nata a Colonia, figlia di una coreografa e di un architetto, alla nascita era un maschio ma si è sempre sentita una femmina. A tredici anni era apparsa a uno show in Germania dove aveva parlato della sua transizione di genere, per poi portare avanti la sua battaglia in modo da ottenere il via libera all’intervento prima dei diciotto anni, il limite fissato nel suo Paese. Dopo aver superato l’esame da parte dell’unità di psichiatria dell’ospedale di Francoforte, nel novembre del 2008 Petras ha potuto annunciare il completamento della transizione.

Madonna sul palco con il frustino

E’ salita sul palco vestita di nero, con in mano un frustino in perfetto stile sadomaso. Protagonista della notte dei Grammy, in corso a Los Angeles, una magnetica anche se quasi irriconoscibile Madonna, con il viso completamente trasformato dalla chirurgia estetica, ha rubato la scena. La grande artista, 64 anni, sulla scena dal '79, ha fatto un intervento a favore dei ribelli della musica pop, introducendo l’esibizione del duo formato da Sam Smith e Kim Petras, la prima donna transgender a vincere un Grammy. «Ecco - ha detto Madonna - cosa ho imparato dopo quattro decenni di musica. Se ti definiscono scioccante, scandalosa, problematica, provocante o pericolosa, vuol dire che ce la stai facendo». «La tua mancanza di paura - ha aggiunto - non potrà passare inosservata».

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