Veloci sì, ma informati e responsabili: è questo l’identikit di adolescenti e giovani protagonisti della multimedialità, uno spazio di crescita e confronto imprescindibile, che impone però grande attenzione e consapevolezza per “navigare in acque sicure” evitando di rimanere “impigliati” nei numerosi pericoli della Rete. “La prevenzione è il primo passo per prevenire i reati informatici che nell’ultimo anno, a causa della pandemia, sono aumentati in maniera esponenziale”: ad affermarlo il dott. Marcello La Bella, primo dirigente della Polizia di Stato presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sicilia Orientale, ospite d’onore dell’evento web “I giovani e la rete - Navighiamo insieme in acque sicure”, promosso dalla Società Editrice Sud nell’ambito del progetto Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Messina.
Il 67% dei reati di frode, pornografia minorile, fenomeni di cyberbullismo e furto d’identità riguarda ragazzi e pre-adolescenti, i quali per curiosità o per solitudine si ritrovano vittime di azioni lesive che spesso non riescono a denunciare. “La rete è veloce e non dimentica, riflettiamo sulle conseguenze delle nostre azioni, i dati condivisi non sono più cancellabili” ha detto La Bella, sottolineando la responsabilità degli adulti nell’interazione in Rete dei minori. Il dirigente, che durante l’incontro ha avuto la possibilità di rispondere in maniera approfondita alle numerose domande rivoltegli dagli studenti degli istituti comprensivi “Giovanni Paolo II” di Capo d’Orlando, “S. Francesco di Paola” di Palmi, il tecnico economico “De Fazio” di Lamezia Terme l’Istituto superiore “Erodoto di Thurii” di Cassano Jonio, che sono intervenuti al webinar, ha spiegato l’importanza di leggere sempre i fatti di cronaca riguardanti gli avvenimenti quotidianamente raccontati dalle cronache, segnalando personalmente un contenuto lesivo anche in maniera anonima (la legge consente infatti di chiederne la rimozione agli amministratori della piattaforma social o, se questo non dovesse avvenire, attraverso il Garante per la privacy).
“Il tempo è il peggior nemico di questi reati, prima s’interviene meglio è, parlatene sempre con qualcuno” ha detto La Bella agli studenti, che spesso preferiscono non rivelare la conoscenza di situazioni simili - soprattutto quando a esserne coinvolti sono gli amici - per paura di tradirne la fiducia. Una sinergia importante quella fra Polizia di Stato, le istituzioni territoriali e la Scuola, che da tempo si traduce in un potenziamento dei percorsi di educazione digitale, indispensabile per una comunicazione corretta ma innovativa, capace di assecondare le esigenze dei più giovani anche attraverso un’informazione critica e responsabile. E’ questo l’obiettivo che Ses ha scelto di perseguire con “il progetto di lettura che coinvolge direttamente gli studenti nel rilancio del quotidiano, una finestra sempre aperta sul mondo”, ha detto il presidente Lino Morgante accogliendo il dott. La Bella dalla redazione della Gazzetta del Sud e sottolineando come, tra i reati digitali, il problema della pirateria informatica danneggi enormemente la buona informazione e l’impegno dei professionisti del settore. Con lui la giornalista Natalia La Rosa, responsabile dell’inserto “Noi Magazine” dedicato al mondo dell’istruzione, un ponte culturale che unisce gli studenti di territori siciliani e calabresi, sempre più impegnati nella realizzazione dei contributi settimanali. Educati alla libertà di espressione, rispettosi delle opinioni degli altri e capaci di interrelazionarsi: con l’avvento della pandemia la rete ha modificato la quotidianità e i ritmi di crescita dei giovani, aperti a nuovi percorsi di formazione e informazione. I dirigenti scolastici Rita Trojani, Ferdinando Rotolo, Simona Blandino e Anna Liporace hanno sottolineato così il valore di questa iniziativa, grazie alla quale la Scuola ha la possibilità di rilanciare il proprio ruolo educativo.
Un percorso complesso, ma non per questo meno stimolante degli altri, nel quale i giovani hanno avuto il sostegno di tutte le Istituzioni, ha dichiarato il Garante per l’infanzia e l’adolescenza dell’area metropolitana di Messina Angelo Fabio Costantino, intervenuto alla diretta insieme al collega di Reggio Calabria, Mattia Emanuel. Di rilievo l'intervento della coordinatrice delle consulte studentesche calabresi, prof.ssa Franca Falduto, presente con lo studente tutor Domenico Cristiano, i giornalisti delle redazioni della Gazzetta del Sud di Reggio Cosenza, Catanzaro-Crotone-Vibo Lamezia, Eleonora Delfino, Stefania Marasco, Domenico Marino e Giovanna Bergantin e la consulente del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine” Tania Toscano. Il webinar è stato preceduto da un'intervista al dott. La Bella in diretta sui social di Gazzetta del Sud.
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