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Studenti a caccia di fake news con Focus, Focus Junior e Gazzetta del Sud

Il progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”, che grazie all’importante sinergia promossa con il gruppo Mondadori, ha portato oggi in classe assieme al supplemento di Gazzetta del Sud dedicato al mondo dell’istruzione le riviste Focus e Focus Junior,

Curiosità, conoscenza, approfondimento: saper leggere la realtà con spirito critico analizzando i fatti, selezionando le fonti, prediligendo un’informazione di qualità capace non solo di raccontare gli avvenimenti di cronaca con oggettività, ma anche di approfondire tematiche specifiche  quali storia, scienza, tecnologia - stimolando il processo di apprendimento e il confronto. Un dialogo a più voci che in questo tempo in cui la comunicazione - legata all’evoluzione dei sistemi digitali - veicola un’informazione sempre più veloce e multitasking, richiama la responsabilità culturale e sociale del mondo dell’editoria e della scuola a favorire fra i giovani processi di formazione e crescita virtuosi finalizzati allo sviluppo di un pensiero critico. E’ questo l’obiettivo sul quale la Società Editrice Sud ha scelto di puntare attraverso il progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”, che grazie all’importante sinergia promossa con il gruppo Mondadori, ha portato oggi in classe assieme al supplemento di Gazzetta del Sud dedicato al mondo dell’istruzione le riviste Focus e Focus Junior, leader nella divulgazione scientifica e parimenti impegnate nel dialogo con i giovani. Un’opportunità colta al volo dagli studenti siciliani e calabresi, attenti ai cambiamenti del mondo dell’informazione, che amano essere protagonisti della quotidianità facendo leva sulla loro innata capacità di usare gli strumenti digitali, che non precluda però la possibilità di scegliere sempre le fonti dalle quali attingere le notizie.

I giornali cartacei riescono ancora ad esercitare appeal sui lettori? C’è stata una diminuzione delle vendite a favore delle testate online che negli ultimi hanno sono cresciute in maniera esponenziale? E’ possibile trattare argomenti complessi come quelli scientifici con un linguaggio semplice e allo stesso tempo accattivante? Com’è strutturata una redazione giornalistica, come si diventa giornalisti professionisti  e quanto è importante la verifica dei fatti che diventano notizia nel rispetto della verità oggettiva e al netto di sensazionalismi da misurare in clic? A queste e altre domande hanno risposto questa mattina i un serrato dibattito durato oltre due ore  il presidente e direttore editoriale di Ses Lino Morgante e i direttori di Focus e Focus Junior Raffaele Leone e Sarah Pozzoli nel corso dell’evento web “I ragazzi e l’informazione di qualità: quando nasce una notizia, come diventa d.o.c.”, promosso da Gazzetta del Sud, Focus e Focus Junior in collaborazione con il Collegio “S. Ignazio” di Messina nell’ambito del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”. Un confronto vivace al quale hanno preso parte  gli studenti messinesi del “S. Ignazio”, con le quinte della Primaria, la Media e il Liceo,  e dei licei scientifici “Archimede” e “Empedocle”, e i compagni calabresi degli Istituti comprensivi “Cornelio” di Rovito (Cosenza), “Cassiodoro Don Bosco” di Reggio Calabria e dell’istituto superiore per i servizi alberghieri  di Soverato  (Catanzaro). “La lettura favorisce la crescita intellettiva dando la giusta chiave per interpretare i fatti; oggi più che mai, per far fronte all’overdose di notizie che dilagano anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, è indispensabile attingere a fonti qualificate.

Scegliete l’informazione consapevolmente affidandovi a testate che ne favoriscano il pluralismo”, ha dichiarato Morgante sottolineando il valore del cartaceo - “che non potrà mai sparire anche se assisteremo gradualmente a una integrazione sempre più strutturata con le testate online”. Il presidente Ses, che ha sottolineato a tal proposito l’importanza del sostegno economico alle aziende editoriali  - legato alle vendite e alla pubblicità - affinchè possano godere di quell’indipendenza indispensabile a garantire sempre un prodotto di qualità “che fa la differenza rispetto ai social network”, ha parlato dell’uso virtuoso delle piattaforme informatiche che in questo tempo di pandemia hanno consentito al mondo della scuola di garantire ai giovani la continuità didattica favorendo nel contempo un dialogo culturale ampio e diversificato. La sfida dunque, oggi, è quella di acquisire sempre più la capacità a un uso responsabile dei social “strumenti della modernità divenuti - come ha sottolineato Raffaele Leone - di uso quotidiano”. “Mi sento ogni giorno come uno di voi seduto fra i banchi di scuola”: Leone, che da due anni e mezzo dirige “Focus”, rivista leader nella divulgazione di tematiche scientifiche di spessore, ha rivelato che il segreto per diffondere sempre notizie interessanti è quello di non perdere mai la voglia di imparare.

Un processo che non richiede sempre la conoscenza pregressa degli argomenti soprattutto in ambito scientifico: “noi non siamo scienziati ma giornalisti e il nostro dovere è quello di cercare e dare risposte adeguate alle domande che ci vengono poste e per far questo dobbiamo sempre metterci nei panni del lettore”, ha detto sottolineando “il lavoro di squadra” fatto in redazione. Alimentare la curiosità dei ragazzi producendo un’informazione seria e attendibile: così Sarah Pozzoli direttrice di “Focus Junior” ha scelto di supportare l’opera formativa della scuola attraverso una proposta innovativa che permettesse ai bambini e ai ragazzi di sviluppare il pensiero critico avendo la capacità di distinguere la realtà dalle fake news proliferate in quest’ultimo anno di pandemia. La giornalista, approdata alla direzione del magazine nel 2016, ha fornito agli studenti alcuni suggerimenti pratici per districarsi fra i meandri dell’informazione: verificare i siti di provenienza delle notizie - molti di questi spesso “scimmiottano” quelli noti alterando il titolo - verificare se la stessa notizia viene pubblicata da testate accreditate, documentarsi sulle fonti, consultare siti antibufala che fanno opera di “debunking” per smascherare il sensazionalismo delle fake.

Un processo che richiede grande attenzione nel quale la scuola può e deve dare il proprio contributo affinché i ragazzi sappiano discernere le fonti e riconoscerne l’attendibilità. Grande plauso è stato espresso dai dirigenti scolastici - Maria Muscherà del Collegio “S. Ignazio” con il direttore Gianluca Busacca, Renato Daniele dell’Alberghiero di Soverato, Rosanna Rizzo del “Cornelio” di Rovito, Eva Maria Nicolò del “Cassiodoro Don Bosco” di Reggio Calabria e i colleghi dell’Archimede Laura Cappuccio e Angelo Miceli dell’ “Empedocle” con il direttore Giuseppe Pedullà, intervenuti all’inizio del webinar assieme ai docenti referenti. “Ci impegniamo per offrirvi strumenti conoscitivi affidabili, una finestra sul mondo dalla quale i nostri ragazzi possano affacciarsi con serenità, senza timore di cadere nel vuoto della disinformazione”, ha sottolineato la giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, responsabile dell'inserto Noi Magazine, che ha moderato l’evento trasmesso in diretta sul canale YouTube di Gazzetta del Sud. Ribadito inoltre il valore "didattico" di quotidiani e periodici, riconosciuto anche dal Governo che rimborsa le spese sostenute dalle scuole per abbonamenti cartacei o digitali (per le domande c'è tempo fino al 30 aprile).

Al webinar sono intervenuti anche la docente coordinatrice delle Consulte studentesche calabresi prof.ssa Franca Falduto con la studentessa Janine Sinopoli, nell'ambito di una collaborazione stabile concretizzata in uno spazio settimanale sull'inserto in cui gli studenti raccontano le loro tante attività.  Presenti anche la docente  giornalista Tania Toscano, consulente del progetto di lettura e i colleghi delle redazioni calabresi di Noi Magazine Giovanna Bergantin, Stefania Marasco, Eleonora Delfino e Domenico Marino.

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