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Quirinale, dopo la morte di Fasano (FI) i grandi elettori sono 1008. Quorum scende a 672

Con la morte, ieri sera, del deputato FI Vincenzo Fasano scendono a 1008 i grandi elettori che da oggi alle 15 eleggeranno il prossimo presidente della Repubblica. Scende anche a 672 il quorum dei due terzi richiesto nelle prime tre votazioni mentre dalla quarta servirà la maggioranza semplice.

Adesso per tornare al plenum di 1009, va proclamato il primo dei non eletti, che partecipa subito al voto.

Il chiarimento di Stefano Ceccanti

Come ha chiarito il Prof. Ceccanti (costituzionalista e deputato del Pd) "per sostituire il deputato scomparso ieri (Enzo Fasano di Fi) si deve riunire la Giunta proclamando il primo dei non eletti (era eletto su parte proporzionale) e poi ci vuole una riunione breve dell'Aula della Camera per darne comunicazione. Vedremo se si farà in tempo per la prima votazione oppure se si slitterà alla seconda. Questo ha riflessi sul quorum: 672 senza proclamazione, 673 dopo di essa".

Chi era Vincenzo Fasano

Fasano è morto ieri sera e ne avevano dato notizia, esprimendo il proprio cordoglio, diversi colleghi di partito, alla vigilia della prima votazione per il presidente della Repubblica. "Addio Enzo! Se ne è andato l'amico e compagno di tante battaglie", scrive sui social il coordinatore nazionale di FI⁦ Anonio Tajani - Forza Italia piange Enzo Fasano, parlamentare e coordinatore di Salerno.Una preghiera lo accompagni". "Sgomento" il senatore azzurro Maurizio Gasparri, per "la prematura scomparsa di un amico fraterno". "Uomo leale ed onesto, dedito ad una politica fatta di incontro e di presenza, di pazienza e di amicizia, è stato sempre al mio fianco in ogni momento e in ogni scelta" aggiunge Gasparri, ricordando che Fasano, "impegnato negli enti locali di Salerno, è stato nel 1995 assessore alla Regione Campania e dal 2001 è stato eletto quattro volte in Parlamento. Attualmente deputato, per due legislature è stato eletto al Senato".

"Parlamentare di esperienza e grande protagonista della vita politica, istituzionale e culturale della Campania, ha sempre vissuto il suo impegno pubblico con autentica passione e profondo rigore. Tenace e volitivo, era da tutti apprezzato per la sua lealtà e per la sua propensione al dialogo e al confronto. Anche nella malattia, ha combattuto fino alla fine per gli ideali che gli avevano fatto scegliere la politica come missione di vita", ha scritto in serata la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

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