Quirinale, scontata fumata nera: voti anche a Gratteri, Amadeus e Bruno Vespa. "Dialogo" Salvini-Letta
Fumata nera al primo scrutinio per l'elezione del tredicesimo presidente della Repubblica. Come previsto. La prima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni nell'Aula di Montecitorio si è conclusa: le schede bianche sono state 672, nessuno ha raggiunto la maggioranza dei due terzi. Il più votato è stato Paolo Maddalena con 36 preferenze, seguito da Sergio Mattarella con 16, poi Marta Cartabia con 9 preferenze e Silvio Berlusconi con 7. Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini ed Elisabetta Casellati hanno ricevuto 2 voti ciascuno. I Grandi elettori sono riconvocati a Montecitorio domani pomeriggio alle ore 15 per la seconda votazione. 20.37 Fumata nera per Colle, alla Camera prevale scheda bianca. Voti anche per il magistrato Nicola Gratteri, Alberto Angela, Bruno Vespa e Amadeus. Trentasei voti a Paolo Maddalena. 19:48 Colloquio di Draghi con Letta - Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto in giornata un colloquio, a quanto si apprende, con il segretario del Pd, Enrico Letta. Sia da Palazzo Chigi che dal Nazareno si risponde con un «no commenti» alla notizia. 19:28 Terminata seconda chiama deputati, ora delegati regionali - E’ terminata anche la seconda chiama dei deputati. Ora gli ultimi a votare saranno i delegati regionali, ma prima Fico ha nuovamente dovuto sospendere la seduta per attendere che 'scattì l’orario assegnato ai delegati per votare. 17:53 Conte vede Toti - E’ in corso al gruppo M5s alla Camera un incontro tra il Presidente 5 Stelle Giueppe Conte e il leader di Coraggio Italia, Giovanni Toti. 16:54 lungo incontro Salvini-Letta, si è aperto dialogo - Lungo e cordiale incontro tra Matteo Salvini ed Enrico Letta negli uffici della Lega alla Camera. Con il faccia a faccia si è aperto un dialogo: i due leader stanno lavorando su delle ipotesi e si rivedranno domani. «Un incontro molto positivo» quello con Matteo Salvini. Ha detto Enrico Letta interpellato a Montecitorio. Alla domanda se tornerà a incontrare il leader della Lega anche domani, Letta ha risposto: «Sì». 16:28 Conte vede Tajani - Il presidente del M5s Giuseppe Conte incontra il coordinatore di Fi Antonio Tajani. L’incontro è in corso al gruppo M5s alla Camera in sala Tatarella. 16:02 Incontri singoli Salvini-Letta e Salvini-Conte - Come riferisce la Lega, più tardi il segretario Matteo Salvini vedrà singolarmente Enrico Letta e Giuseppe Conte. 15:50 Salvini incontra Giorgio Meloni - Il leader della Lega, Matteo Salvini sta incontrando Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia negli uffici della Camera. 15:29 Hanno votato 4 senatori a vita. Assenti Napolitano e Rubbia - Hanno votato quattro senatori a vita su sei. Assenti i senatori a vita Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia, che non hanno risposto alla chiama. Hanno invece votato Elena Cattaneo (in stampelle, dopo un infortunio conseguente a uno scippo subito nei giorni scorsi), Renzo Piano, Mario Monti e Liliana Segre. 15:10 Iniziato il voto alla Camera. Il primo a votare Umberto Bossi - Al via nell’Aula di Montecitorio la prima votazione del Parlamento seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è di due terzi dei componenti del Collegio. Prima dell’inizio della chiama Fico ha spiegato le modalità di voto. Il primo ad essere chiamato a votare è stato Umberto Bossi. 15:07 Primo grande elettore positivo arrivato in ambulanza - È arrivato a bordo di una ambulanza il primo dei dei circa quindici elettori positivi o in quarantena che hanno chiesto di votare per l’elezione del presidente della Repubblica al seggio speciale drive in allestito nel parcheggio di Montecitorio 15:00 Anche la Lega vota bianca - "La Lega voterà scheda bianca". È l'indicazione emersa durante la riunione con Matteo Salvini in corso alla Camera. «Confermeremo di essere seri e responsabili" ha detto il leader del partito. 14:20 Scheda bianca anche per i "piccoli" del centrodestra - Coraggio Italia decide di votare scheda bianca alla prima votazione per il Quirinale così come i grandi elettori di Noi con l'Italia. 14:12 Calenda: "No a tatticismi" - "Non è possibile andare avanti con tatticismi e schede bianche. Voteremo da subito Marta Cartabia e invitiamo grandi elettori e grandi elettrici a fare lo stesso. Basta trovare sempre una scusa per non votare una donna, anche quando ha il profilo perfetto". Lo conferma in un post il leader di Azione, Carlo Calenda. 13:18 Una dozzina i grandi elettori contagiati che voteranno nel seggio Covid - Sono "tra i 12 e i 15" i Grandi elettori contagiati o in quarantena che han chiesto di votare nel seggio Covid allestito nel parcheggio di Montecitorio. E' quanto emerge dalla Conferenza dei Capigruppo congiunta di Camera e Senato. La deputata no vax Sara Cunial non potrà votare nel seggio speciale Covid perchè per accedervi si deve trasmettere alla Camera il certificato medico che attesta la quarantena o l'isolamento in quanto positivi. Ma Cunial non si trova in nessuna di queste situazioni e non ha il Green pass per entrare alla Camera. 13:10 Il centrosinistra apre al dialogo con il centrodestra - Una "apertura di dialogo vero con il centrodestra e la volontà di preservare Andrea Riccardi come profilo ideale" di candidato alla presidenza della Repubblica. E' quanto emerge dal vertice di Pd, M5s e Leu, a quanto riferiscono fonti del Nazareno. I leader e i capigruppo si sono visti dopo le assemblee dei rispettivi grandi elettori per "condividere le conclusioni" dei loro partiti e confermare la scheda bianca alla prima votazione. 13:03 - Letta e Salvini, incontro nel pomeriggio - Si svolgerà nel pomeriggio il vertice tra Enrico Letta e Matteo Salvini. Lo si apprende da fonti del Pd. 12:59 Centro di Roma semideserto. L'attenzione è posta per il seggio allestito per i grandi elettori positivi - E’ un centro storico semi deserto, senza turisti e con diversi negozi chiusi, provato dalla pandemia di Covid, quello che attende sotto al sole l’avvio della prima chiama per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Le strade del centro di Roma da questa mattina sono presidiate da un dispositivo rafforzato delle forze dell’ordine, con uomini e mezzi e transenne pronte per eventuali chiusure stradali disseminate lungo le vie principali. L’unico capannello di persone è quello di videomaker e cronisti in via degli Uffici del Vicario, a fianco alla Camera, sede dei gruppi parlamentari, in attesa della possibile uscita di qualche leader di partito o anche di un semplice capo corrente che racconti le ultime impressioni in vista del voto per il nuovo Capo dello Stato. A pochi passi dall’ingresso laterale della Camera c'è la grande novità di questa tornata di votazioni, osservata da tutte le telecamere piazzate sul retro del Parlamento: il seggio esterno per i grandi elettori positivi al Covid o venuti in contatto con un caso accertato. 12:31 Anche Fratelli d'Italia vota scheda bianca - Fratelli d'Italia oggi voterà scheda bianca alla prima votazione per il Capo dello Stato. Lo ha deciso l'assemblea dei grandi elettori del partito guidato da Giorgia Meloni, riunitasi a Montecitorio. 12:15 La Meloni punta su Nordio - "Molte personalità, che provengono dall'area del centrodestra, avrebbero il curriculum e lo standing per ricoprire il ruolo di presidente. Nomi - ha affermato Giorgia Meloni - come quello di Marcello Pera, Letizia Moratti, Elisabetta Alberti Casellati, Giulio Tremonti, Franco Frattini sono tutti autorevoli. Io ho chiesto di allargare la rosa anche alle personalità che non hanno un trascorso politico e per questo abbiamo aggiunto il nome di Carlo Nordio, su cui ci pare difficile che si possano muovere obiezioni". 12:07 Letta-Conte-Speranza: scheda bianca - Pd, Movimento cinque stelle e Leu confermano scheda bianca al primo voto. È quanto deciso nel corso del vertice alla Camera con i leader delle tre forze politiche e i capigruppo. 11:05 I tempi del voto - La durata dello scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica e dello spoglio sarà di circa sei ore. Sono previste tre cabine nell'emiciclo. Entreranno 50 votanti per volta, mentre saranno 200 i parlamentari ammessi in Aula durante le operazioni di spoglio. Lo ha deciso l'ufficio di presidenza di Montecitorio insieme al Consiglio di presidenza del Senato. 11:00 Il successore di Fasano sarà nominato oggi - Per la prima volta nella storia l'Aula della Camera dei deputati sarà convocata durante la fase di elezione del presidente della Repubblica per la proclamazione di un deputato subentrante. La decisione verrà assunta dalla conferenza dei capigruppo convocata per 12:00. Si tratterà di sostituire Vincenzo Fasano, deputato di Forza Italia deceduto ieri. Normalmente, durante l'elezione del presidente della Repubblica le aule di Camera e Senato non vengono convocate. Come ha spiegato il costituzionalista Stefano Ceccanti, deputato Pd, "per sostituire il deputato scomparso ieri (Enzo Fasano di Fi) si deve riunire la Giunta proclamando il primo dei non eletti (era eletto su parte proporzionale) e poi ci vuole una riunione breve dell'Aula della Camera per darne comunicazione. Vedremo se si farà in tempo per la prima votazione oppure se si slitterà alla seconda. Questo ha riflessi sul quorum: 672 senza proclamazione, 673 dopo di essa".
Come viene eletto il capo dello Stato
Il collegio elettorale è incardinato nell’art. 85. Il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune, vale a dire dai 630 deputati e dai 320 senatori, con l'aggiunta dei 58 grandi elettori scelti dai Consigli regionali. Ogni regione nomina tre grandi elettori, due della maggioranza e uno dell’opposizione, mentre la Valle d’Aosta ne nomina solo uno. Le elezioni si tengono alla Camera dei deputati applicando il regolamento della Camera stessa (art. 35 del regolamento della Camera).
I requisiti per poter essere eletti
La Costituzione pone pochi e semplici "paletti": “Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici”, così recita l’art. 84 della nostra Carta Costituzionale.
Lo scrutinio segreto
Come disciplina l'art. 49 della Costituzione, l'elezione si svolge con la modalità dello scrutinio segreto. Il quorum viene ancora una volta stabilito dalla Carta Costituzionale. Nelle prime tre votazioni occorre il quorum qualificato dei due terzi del Parlamento in seduta comune: vale a dire, 703 elettori su 1008. Dal quarto scrutinio è prevista la soglia della maggioranza assoluta, pari a 503 elettori su 1008 (Art. 83 cost.). Inoltre, occorre aggiungere che, per prassi, i presidenti della Camera e Senato non partecipano al voto.
Come sono stati eletti i 13 presidenti della Repubblica dal 1946 ad oggi
Fino ad oggi il Parlamento, riunito in seduta comune, ha nominato 13 presidenti. Solo due presidenti sono salite al Colle dopo essere riusciti nell'impresa di essere eletti al primo turno. Si tratta di Francesco Cossiga nel 1985 e Carlo Azeglio Ciampi nel 1999. Anche Enrico De Nicola ha vinto al primo scrutinio, ma occorre ricordare che nel 1946 venne eletto a capo provvisorio dello Stato. Altri quattro sono stati eletti alla quarta votazione, quando il quorum scende dai due terzi alla maggioranza assoluta: Luigi Einaudi nel 1948, Giovanni Gronchi nel 1955, Giorgio Napolitano nel 2006 e Sergio Mattarella nel 2015. Per eleggere Antonio Segni nel 1962 servirono 9 sedute. Negli altri casi ci volle molto più tempo. Per eleggere Sandro Pertini nel 1978 servirono 16 votazioni. E per insediare al Colle Giuseppe Saragat, 1964 si dovettero svolgere 21 votazioni. Il record di sedute spetta però a Giovanni Leone che nel 1971 venne eletto Presidente della Repubblica dopo ben 23 votazioni.
Il voto ad oltranza
Per eleggere il presidente della Repubblica è prevista un'unica seduta. Unica vuol dire che fino a quando non viene eletto il nuovo capo dello Stato l'assemblea non può essere sciolta. In virtù di ciò, si vota dunque tutti i giorni anche se al calendario possono essere previste delle interruzioni solitamente per dare la possibilità alle forze politiche di dialogare e trovare un accordo.
In due casi si votò anche il giorno di Natale
Nel 1964 e nel 1971 si è arrivati a votare anche il 24 ed il 25 dicembre, vigilia e giorno di Natale. Per eleggere il 14°esimo presidente della Repubblica si inizia lunedì 24 gennaio. Come sancito dall’art. 85 Cost. “trenta giorni prima che scada il termine il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento”.