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Mattarella resta, le prime pagine dei giornali: “Quirimane”, “Obtorto colle”, “Sergio II”... FOTO

Così è se vi pare, avrebbe suggerito Pirandello se avesse dovuto pescare tra le opere teatrali tratte dai suoi capolavori per narrare il day-after (election). Perché le prime pagine dei giornali italiani, all'indomani della conferma di Sergio Mattarella al Quirinale, non propongono una lettura univoca. Scelte editoriali, certo, ma anche narrazioni che partono da assunti differenti. C'è chi calca la mano sull'incapacità dei partiti di garantire un ricambio repubblicano (“Grazie del bis, ma che pena i leader dei partiti” e “La sconfitta dei partiti”) o ancora chi pone l'accento sull'“impossibilità di agire diversamente per garantire la stabilità”. Non mancano i giochi di parole (“Oborto colle” e “Quirimane”) o i parallelismi con i conclavi vaticanensi (“Sergio II” e “Habemus Papam”). Dal senso di responsabilità (richiesto da Mattarella) al senso di responsabilità (di Mattarella) il passaggio è stato breve (il giro di qualche giorno...) e molte testate lo enfatizzano (“Prevale la ragione: è Mattarella bis”, “Non mi sottraggo”, “Il presidente di tutti”, “Lo faccio per l'Italia”,“L'Italia di Mattarella”, “Mattarella, bis per l'Italia”). C'è anche chi sceglie di sintetizzare la settimana (o giù di lì) elettorale cercando i “colpevoli” del bis. O meglio, gli “assassini” del progetto rosa (“Ecco chi ha ucciso la presidente donna”). Non manca, infine, il riferimento all'attualità (“Seconda dose”).

Ce n'è proprio per tutti i gusti, ma alla fine il dato di fatto è uno solo: Sergio Mattarella resta al Quirinale.

 

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