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Amministrative in Calabria, domani alle 7 apertura delle urne. A Messina presidenti di seggio reclutati sul filo di lana

Ormai mancano poche ore all'apertura delle urne (si vota dalle 7 e fino alle 23) per le elezioni amministrative 2022. In tutti i centri interessati al voto, si sono insediati i seggi elettorali con i presidenti e gli scrutatori che hanno effettuato le operazioni preliminari. problemi a Messina dove sono mancati numerosi presidenti di seggio, sostituiti all'ultimo minuto.

Per quanto riguarda la Calabria, Catanzaro ma non solo. Sono 75 i Comuni della Calabria che domenica 12 giugno saranno chiamati alle urne per rinnovare i rispettivi sindaci e i rispettivi Consigli comunali: di questi 75 Comuni, quattro - oltre al capoluogo di regione Catanzaro, sono Acri e Paola (in provincia di Cosenza) e Palmi (in provincia di Reggio Calabria) - hanno una popolazione superiore ai 15 abitanti, e quindi saranno eventualmente interessati dal ballottaggio, in programma il 26 giugno.

Riflettori puntati, ovviamente, soprattutto su Catanzaro, dove si voterà per eleggere il sindaco che subentrerà a Sergio Abramo, primo cittadino per 18 anni e non più ricandidabile essendo al quarto mandato. Nel capoluogo calabrese sono in corsa 6 candidati sindaco e 23 liste, in una competizione che sul piano politico registra la frammentazione del centrodestra, che si è diviso in tre tronconi, e nel campo del centrosinistra la riconferma dell’alleanza Pd-M5S sperimentata alle ultime Regionali. Per la carica di sindaco si sfidano la parlamentare di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, l’unica donna candidata, che corre in autonomia con una sola lista rispetto al resto del centrodestra, il docente universitario e avvocato Valerio Donato, sostenuto da una coalizione civica composta di 10 liste tra cui anche sigle di centrodestra, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico, sostenuto da 5 liste, il docente universitario Nicola Fiorita, sostenuto da una coalizione ci centrosinistra composta di 5 liste, l’avvocato e vicepresidente del Codacons Francesco Di Lieto, sostenuto da una lista, e il consulente di marketing Nino Campo, anch’egli sostenuto da una sola lista.

Sono quasi 800 i candidati al consiglio comunale di Messina, l’altro capoluogo di provincia, oltre a Palermo, interessato dal voto amministrativo di domenica prossima, 12 giugno, con un eventuale ballottaggio il 26 giugno. Cinque i candidati che corrono per la poltrona di primo cittadino di Messina. Complessivamente sono state presentate 24 liste per un totale di 768 candidati al consiglio comunale. Inoltre, vi sono le liste per le sei circoscrizioni.
A presentare il numero maggiore di liste, nove in tutto, è stato il candidato a sindaco di Sicilia Vera Federico Basile, sostenuto dall’ex sindaco Cateno De Luca, dimessosi per correre alla presidenza della Regione; mentre sono otto le liste a supporto del candidato a sindaco del centrodestra, Maurizio Croce.
Sono quattro le liste presentate a sostegno del candidato a sindaco per il centrosinistra, Franco De Domenico. Infine, due le liste presentate per il candidato a sindaco Salvatore Todaro per Futuro Trasparenza e Libertà e una lista per Luigi Sturniolo candidato a sindaco per Messina in Comune.

A Messina si voterà anche per il referendum sull'istituzione del nuovo Comune «Montemare», formato da dodici villaggi della fascia collinare e costiera tirrenica del capoluogo.

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