«Apprendo da un’intervista di Bruno Vespa che da tempo Letta e Meloni lavorano a un accordo per fare un confronto da soli, a lume di candela, in prima serata in Rai, servizio pubblico». Lo scrive su Facebook Giuseppe Conte. "Questo accordo - aggiunge Conte - è stato evidentemente portato avanti escludendo le altre forze politiche fra cui la mia, il Movimento 5 Stelle, che è numericamente il secondo gruppo del Parlamento».
«Se - come si sostiene nell’intervista - Letta e Meloni hanno rinunciato alla loro mezz'ora in prima serata sul servizio pubblico per fare un’ora di confronto a due, allora a tutti deve essere concessa questa opportunità - aggiunge il leader del Movimento -. Dico fin da ora che sono pronto a rinunciare alla mia mezz'ora di spazio e usare quei minuti per partecipare al confronto con gli altri leader al fine di informare correttamente i cittadini sulle alternative in campo alle elezioni».
«Approfitto dell’occasione - rilancia l’ex premier - per accettare l’invito di Enrico Mentana del 23 settembre per un confronto con tutti i leader e non solo con i due che litigano in pubblico e si accordano in privato. Complimenti al direttore del TG di La7: la tv privata si offre al servizio pubblico in linea con una effettiva tutela della «par condicio» e del diritto dei cittadini ad essere pienamente informati», conclude Conte.
Eventuale patto col Pd?
«In politica pensare di governare da soli, io me lo auguro, è improbabile. Una prospettiva di lavorare domani con altre forze politiche come il Pd ci può stare. Però dico al Pd e ai nostri elettori: le delusioni maturate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti. D’ora in poi noi ci siederemo a un tavolo con condizioni più chiare del passato, declinando principi politici ancora più elevati e ambiziosi e non cederemo su nulla», ha concluso
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