Lunedì 23 Dicembre 2024

Reggio e i big del centrosinistra. Speranza: “Difendiamo la sanità”. Bersani: “Noi in rimonta”

 
 
 
 
 

Non solo Enrico Letta. Reggio Calabria apre le braccia (e le orecchie) in occasione dell'arrivo del leader di Pierluigi Bersani, e del ministro Roberto Speranza.   "In questi ultimi sette giorni - ha affermato quest'ultimo - a testa alta dobbiamo dire chi siamo: siamo quelli della difesa del lavoro, della sanità pubblica, della scuola pubblica, dei diritti, dell’ambiente. Dobbiamo avere il coraggio di dire con forza chi siamo. E poi insieme al coraggio penso che ci sia bisogno di umiltà perché non è un tempo facile", ha affermato. Per Speranza occorre avere "umiltà e coraggio insieme per vincere questa sfida e sono convinto - ha concluso - che insieme ce la faremo". "In questa campagna elettorale la destra è partita in vantaggio e noi stiamo rimontando e siamo al rush finale. In questo paese non c'è un’ondata di destra. Ci sono i fascisti che si stanno un po' ringalluzzendo perché sperano che arrivi il momento. La destra è partita in vantaggio per dei motivi che ci sono, sono reali, ma sono anche più leggeri e superficiali di quello che possiamo pensare. Per questo io ritengo che noi possiamo vincere", ha affermato Bersani. "Loro dopo essersi bastonati per tre anni, in una settimana si sono ammucchiati. Non si sono mica uniti, si sono ammucchiati. Noi, con tutti i limiti, abbiamo dato invece una risposta politica. Noi abbiamo fatto uno sforzo generoso che deve essere letto anche come una promessa per il futuro". «Il Sud deve difendersi - ha ribadito più volte Bersani - perché se il Sud si difende, difende l’Italia. Noi dobbiamo dire chi siamo noi e cosa vogliamo: questa lista qui mette assieme forze che si riconoscono nel socialismo europeo. Mette assieme forze che hanno radici antiche nelle culture politiche che hanno fatto questa democrazia. Mette insieme delle forze che non cercano il consenso dove non sei sicuro della legalità. Mette insieme forze che devono essere la colonna di riferimento per organizzare un’alternativa alla destra. Io la chiamo sinistra di governo".

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