Elezioni, ultimo giorno di campagna elettorale. E le parole di Berlusconi su Putin diventano un caso
Ultime ore di campagna elettorale, ultimi appelli al voto per le forze politiche in campo. A tenere banco nelle ultime ore sono state le affermazioni di Silvio Berlusconi a Porta a Porta su Putin e la guerra in Ucraina
"Putin voleva sostituire Zelensky con persone perbene"
Così l'ex presidente del Consiglio da Vespa: «Putin è caduto in una situazione difficile e drammatica. Dico che è caduto perchè si è trattata di una missione delle due repubbliche filorusse del Donbass che è andata a Mosca ha parlato con tutti, con giornali, tv e ministri del partito, sono andati da lui in delegazione dicendo Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro di noi ed i nostri confini, siamo arrivati a 16mila morti, difendici perchè se non lo fai tu non sappiamo dove potremo arrivare e Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito e dai suoi ministri ad inventarsi questa operazione speciale». «Per cui - prosegue il racconto di Berlusconi a Porta a Porta - le truppe dovevano entrare, in una settimana raggiungere Kiev. sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky ed in una settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista che poi sono state foraggiate con armi di tutti i tipi dall’Occidente». «La guerra dura da più di 200 giorni, la situazione è diventata molto difficile, io mi sento male quando sento parlare dei morti perchè ho sempre ritenuto la guerra la follie delle follie», conclude Berlusconi.
La replica
Stamattina Berlusconi ha provato a chiarire la frase pronunciata ieri a Porta a Porta sul conflitto in Ucraina e sulle intenzioni di Putin. «Bastava vedere tutta l’intervista - e non solo una frase estrapolata, sintetica per motivi di tempo, come si sa la semplificazione a volte è errata - per capire quale sia il mio pensiero, che peraltro è noto da tempo». Premette il presidente di Forza Italia. «Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso facevo solo il «cronista» riferendo il pensiero di altri». L’aggressione all’Ucraina - prosegue Berlusconi - «è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all’Unione europea e all’Alleanza atlantica».
Letta attacca: "Parole gravissime"
Le parole di ieri a Porta a Porta di Silvio Berlusconi sull'Ucraina «sono scandalose e gravissime. Chiedo a Meloni se le condivide e se gli italiani le possono condividere». Lo ha detto a Radio Anch’io il segretario del Pd, Enrico Letta. «E' inimmaginabile ascoltare queste parole sconclusionate, che fanno un piacere a Putin, da un leader occidentale», ha aggiunto.
Calenda: "Berlusconi ha parlato come generale di Putin"
«Ieri Berlusconi ci ha portato fuori da ogni tipo di alleanza europea ed euro-atlantica. Ieri Berlusconi ha parlato come un generale di Putin. Ma una coalizione che litiga su tutto vuol dire Italia in default. Altre soluzioni significano Italia al disastro. Qui o noi ci mettiamo in testa che stiamo in un mare agitatissimo, o ci spaccheremo la testa. Io la faccio molto semplice: se si vota Pd è un voto buttato, se si vota destra è un disastro annunciato. Noi non possiamo scegliere altro che il terzo polo per mantenere il paese in sicurezza». Così Carlo Calenda, leader del terzo polo, a 24 Mattino su Radio 24.