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Chi è Lorenzo Fontana, l'ultras cattolico e anti-abortista eletto presidente della Camera

Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera dei Deputati della XIX Legislatura.

Veronese doc, classe 1980, Lorenzo Fontana è vicesegretario responsabile esteri della Lega dal 2016, eurodeputato dal 2009 al '18, quindi eletto deputato. Nello stesso anno è stato ministro per la Famiglia e le Disabilità sino al 2019,vicepresidente della Camera e titolare degli Affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I. Grande tifoso gialloblù, laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia , è considerato l’esponente di punta dell’ala dura del partito. Ultraconservatore e tradizionalista, da sempre ha messo in primo piano nella sua attività politica la sua fede cattolica, in prima fila contro l’aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell’Europa. In un convegno dell’associazione Pro Vita Onlus disse che i matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l’immigrazione di massa dall’altro, «mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni» paventando il rischio di «cancellazione del nostro popolo».

Basta scorrere il suo account twitter per capire la sua vicinanza alla storia della Chiesa e dei santi. Quasi ogni giorno twitta il santo del giorno allegando una sua foto e una breve nota esplicativa. Pochi giorni fa, il 7 ottobre, ha celebrato l’anniversario della battaglia di Lepanto. Quel giorno, sono le parole di Fontana, la Lega Santa riportava la vittoria «contro l’avanzata ottomana. L’Europa cristiana - aggiunge - fiera della sua identità, otteneva una straordinaria vittoria. Oggi si ricorda la Madonna del Rosario». Due giorni prima, rese omaggio alle vittime della strage in Mozambico:

"Colpevoli di essere cristiani e per questo sgozzati da terroristi. Il giorno dopo l’omicidio di suor Maria de Coppi, altro sangue di cristiani, scorre in Mozambico». Ma Fontana ha posizioni nette anche in politica estera. Pochi giorni dopo il voto criticò le parole del presidente Biden.
"Probabilmente, il presidente democratico, è consapevole di quanto accadrà nelle elezioni di metà mandato, dove i patrioti Repubblicani vinceranno», twittò commentando le parole di Joe Biden, quando dopo l’affermazione del centrodestra disse: «avete visto cosa è accaduto in Italia, non possiamo essere troppo ottimisti».

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