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Nuovo governo, Berlusconi: Meloni ha detto di sì a Casellati alla Giustizia. Calenda resta “fuori”

Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è al lavoro negli uffici del partito alla Camera. Sulla composizione della squadra di governo «siamo a un ottimo punto», ha spiegato. A Montecitorio è arrivato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Berlusconi: Meloni ha detto di sì a Casellati alla Giustizia

«La Meloni ha detto di sì alla Casellati come ministro della Giustizia». Lo ha detto Silvio Berlusconi lasciando la Camera dopo aver incontrato i deputati di Forza Italia. E il Cav ha aggiunto: «Ci saranno Tajani ministro degli Esteri e vicepremier: Bernini alla P.a.; Saccani all’Università; Pichetto all’Ambiente e alla Transizione ecologica e Casellati alla Giustizia». «Gloria Saccani Jotti - inoltre- sarà ministro dell’Università».

Silenzio di FdI su annuncio ministri Berlusconi

C'è l’accordo, assicura Silvio Berlusconi. Al di là dell’aspetto formale, quella lista dei ministri FI squadernata dal leader 'azzurrò, comprende anche il nome di Elisabetta Casellati come nuovo Guardasigilli. Uno dei temi di confronto nelle scorse ore con Giorgia Meloni, per un dicastero delicato, come lo sono tutti, ma particolarmente sotto la lente per le questioni sempre sensibili dei rapporti tra politica e giustizia, molto in alto nell’agenda FI. Uno degli elementi per cui FdI aveva pensato all’ex magistrato Carlo Nordio come titolare del dicastero di via Arenula. Se accordo è, resta agli atti che da parte del partito della presidente in pectore fino ad ora è arrivato solo silenzio.

Ecco i capigruppo delle nuove Camere

Definito il puzzle dei capigruppo. Al Senato e alla Camera le assemblee di tutti i gruppi parlamentari si sono riunite per eleggere i rispettivi presidenti. Tra sorprese, novità e conferme, si è concluso anche l’ultimo passaggio formale necessario per l’avvio delle consultazioni al Colle.

- MAGGIORANZA: Fratelli d’Italia conferma i due capigruppo uscenti, Luca Ciriani al Senato e Francesco Lollobrigida alla Camera; anche la Lega rinnova l’incarico ai capigruppo della scorsa legislatura, Massimiliano Romeo al Senato e Riccardo Molinari alla Camera; Forza Italia, invece, opta per il cambiamento ed elegge alla guida del gruppo azzurro del Senato la fedelissima del Cavaliere Licia Ronzulli, mentre alla Camera i deputati FI eleggono Alessandro Cattaneo. Il neo costituito gruppo al Senato di Civici d’Italia - Noi Moderati - Maie ha eletto presidente il senatore Udc Antonio De Poli

- OPPOSIZIONI: il Pd sceglie la continuità, confermando come presidente dei senatori dem Simona Malpezzi, mentre Debora Serracchiani resta alla guida del gruppo alla Camera; il Movimento 5 stelle conferma Francesco Silvestri capogruppo a Montecitorio, mentre Barbara Floridia è stata eletta alla guida dei senatori pentastellati; il gruppo Iv-Azione aveva già nei giorni scorsi provevduto ad eleggere Raffaella Paita capogruppo al Senato, mentre Matteo Richetti è il capogruppo alla Camera; infine, Julia Unterberger viene confermata alla guida del gruppo delle Autonomie al Senato.

- MISTO: il gruppo Misto di Palazzo Madama ha eletto come presidente il senatore Peppe De Cristofaro di Alleanza Verdi e Sinistra; Manfred Schullian è invece il presidente del gruppo Misto alla Camera.

Berlusconi: Meloni mi ha chiesto di essere suo consigliere

«Giorgia Meloni mi ha chiesto di essere suo consigliere». Così Silvio Berlusconi arrivando a palazzo Madama. «Io sono il fondatore del centrodestra», ha ricordato l’ex premier.

Calenda: a consultazioni senza Renzi, andrò con capigruppo e Bellanova

«Sì». Così il leader di Azione Carlo Calenda replica ai cronisti che gli chiedono se il terzo polo domani uscirà dall’Aula al momento del voto sulle vicepresidenze. Calenda ha spiegato anche che l’incontro proposto dal Nazareno non riguarda le vicepresidenze: «su quello - ha sottolineato - ci hanno detto che c'era già l’accordo con M5s».

Letta: no opposizione che si divide per piatto lenticchie

Il Governo parte con una leaderhsip molto marcata, quella di Meloni, che ha trattato in maniera anche brutale i suoi alleati e mostrato chi comanda. Penso che questo sarà uno dei punti distintivi della fase che ci attende. Dobbiamo impostare da subito un’opposizione molto netta e molto alternativa, senza farsi spaventare dal fatto che l’atteggiamento di Meloni è quello di chi vuole influenzare anche come l’opposizione fa l’opposizione». Così Enrico Letta ai senatori del Pd. «Noi - aggiunge il segretario dem - non dobbiamo essere un’opposizione di comodo, ma anzi un’opposizione forte e importante. Per farlo, dobbiamo fare l’opposto di quanto successo giovedì: opposizioni divise che si vendono per un piatto di lenticchie. Questo è quello che vuole la maggioranza e ha un impatto devastante sull'opinione pubblica. So che il nostro gruppo è al di sopra di ogni sospetto e vi chiedo di ribadirlo in tutte le uscite pubbliche», ha aggiunto.

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