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Sgarbi: "Sono entrato in quota me stesso, scelto per merito. Morgan nella mia squadra"

«Sono entrato in quota me stesso», dice in un’intervista a Repubblica Vittorio Sgarbi, neo sottosegretario alla Cultura: «Noi Moderati ha fatto alcuni nomi, ma Meloni ha pensato di dare a Lupi solo un posto da sottosegretario, dicendo che se ne voleva due, uno avrebbe dovuto essere Sgarbi. Un riconoscimento alla questione del merito che lei ha sollevato». «Non sono mai stato di destra, sono un anarchico - sottolinea -. E in questo governo sono un plus».

«Bisogna conservare, non spostare, alterare, sconvolgere, distruggere": intervistato anche dal Corriere della Sera, Sgarbi indica «la conservazione» come strategia. Ad esempio, «non puoi mettere al posto dei muretti a secco il fotovoltaico. Così come non puoi distruggere la Tuscia mettendo al posto della vite e dell’ulivo i campi fotovoltaici. Ci sono principi fondamentali che vanno rispettati. Occorre conservare nel modo più totale, più radicale possibile. Che poi nell’ambito dei beni culturali la conservazione ha un’accezione totalmente positiva».

«Al ministero Gennaro Sangiuliano è conservatore nel senso più ideologico mentre io - dice Sgarbi - lo sono nel senso proprio del termine». Come prima cosa, il neosottosegretario alla Cultura intende «restituire dignità alla Pietà Rondanini di Michelangelo che ha dei problemi di allestimento. L’hanno tolta dall’allestimento storico e l’hanno messa in una stanza anonima, volgarissima mancanza di rispetto per un capolavoro». E a Repubblica dice anche che chiamerà Morgan: «Bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo».

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