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Rapporti Italia-Francia, Mattarella sente Macron: "Piena collaborazione"

«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto con il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, un colloquio telefonico, nel corso del quale entrambi hanno affermato la grande importanza della relazione tra i due Paesi e hanno condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore sia in ambito bilaterale sia dell’Unione Europea». Lo rende noto il Quirinale.

Lo aveva già fatto, in una situazione ben più critica e incresciosa, quando nel 2019 ricucì con Parigi che aveva ritirato l’ambasciatore. Allora un viceministro, Luigi Di Maio, aveva fatto una visita di sostegno ai Gilet gialli che manifestavano contro il governo francese. Uno scivolone diplomatico da cartellino giallo, appunto. Adesso i governi sono impegnati in un braccio di ferro su ricette politiche per affrontare un fenomeno, quello dei migranti, che interessa tutta Europa. E non a caso stamattina si tiene un vertice straordinario tra i ministri degli esteri, a Bruxelles, proprio sui migranti.
Ma quel che accomuna i due presidenti, ribadito con la telefonata di oggi è che sulle politiche si può discutere, magari con toni meno aspri e ultimativi, ma l’amicizia tra i due Paesi dovrebbe restare salda. Se infatti i singoli dossier sono rimasti fuori dal colloquio, entrambi i capi di Stato hanno cercato di propiziare il ritorno della dialettica tra i due esecutivi su binari meno polemici. Il Consiglio affari europei di Bruxelles sarà il primo banco di prova, mentre Macron e la premier Giorgia Meloni sono impegnati al G20 di Bali, ma intanto un primo cruciale passo di distensione è stato compiuto dai presidenti, ora tocca ai governi decidere se e come interpretarlo.

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