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Mara Carfagna nuovo presidente di Azione: "Daremo una casa ai liberali e riformisti"

L’assemblea nazionale di Azione, riunita oggi a Napoli, ha eletto Mara Carfagna presidente del partito. L’ex ministro per il Sud e la coesione territoriale ha ottenuto l’83,8% dei voti favorevoli. I contrari sono stati il 10,6%, mentre la percentuale degli astenuti è stata del 5,6 per cento.

"Daremo una casa ai liberali,  ai popolari, ai riformisti"

"Da oggi il mio impegno in Azione si rafforza con l’elezione a Presidente del partito. Una scelta - ha sottolineato l'ex ministro Carfagna - che mi onora e mi emoziona e della quale voglio ringraziare tutti, a cominciare da Carlo Calenda, che ha proposto il mio nome, e Matteo Richetti, da cui raccolgo il testimone. Ringrazio ovviamente coloro che mi hanno votato, ma ringrazio anche coloro che non mi hanno votato, con i quali sarò sempre aperta al confronto.

Sento la responsabilità di questo nuovo incarico, ma sento anche la fiducia di un partito giovane, che ha coraggio, energie, valori e idee per pensare in grande, per puntare a diventare la prima forza politica del Paese. Non è una missione impossibile, non è troppo ambiziosa. Ci sono tre buoni motivi per crederci: il declino del sovranismo mondiale, che presto arriverà anche da noi; il debutto deludente del governo delle destre, che in questo primo mese si è mosso con dilettantismo imbarazzante; la crisi ormai terminale del modello italiano fondato sul bipolarismo. Elementi che legittimano l’ambizione di chi, come noi, si propone di dare una nuova casa ai liberali, ai popolari, ai riformisti, ai moderati in fuga da partiti che li hanno delusi, emarginati.

Oggi da Napoli lanciamo una grande e stimolante sfida, io l’affronterò nell’unico modo che conosco e cioè con l’impegno, con la fatica, con l’entusiasmo, con la passione e con la capacità di non risparmiarmi mai. Sono certa che insieme faremo grandi cose".

Calenda: "Non siamo il partito dell'èlite borghesi del Centro-Nord"

«Il lavoro che va fatto è soprattutto al Sud, per spiegare che non siamo il partito delle èlite borghesi del Centro-Nord, premesso che non c'è niente di male a essere un imprenditore o uno studente universitario». Così Carlo Calenda, nell’intervento che chiude l’assemblea nazionale di Azione a Napoli. «Siamo in grado di parlare anche alle persone che hanno una difficoltà - aggiunge - non siamo il partito dei vincenti. E’ fondamentale, anche quando si criticano provvedimenti come il reddito di cittadinanza, non dare mai l’impressione di farlo con sprezzo nei confronti di chi lo percepisce». (

Sì alla federazione con Italia Viva

L’assemblea nazionale di Azione, riunita a Napoli, dice sì all’accordo di Federazione con Italia Viva. Si è espresso a favore della Federazione il 92,9 per cento dei delegati, contrario il 2,4, mentre si è astenuto il 4,7 per cento. L’assemblea nazionale del partito ha deliberato di dare mandato alla direzione e al segretario «affinché svolgano tutte le attività necessarie per dar vita ad una Federazione con Italia Viva e con gli altri soggetti che intendano aderirvi». L’assemblea ha anche stabilito i principi fondanti: "conclusione nel tempo più breve possibile di un accordo di federazione con Italia Viva che preveda la creazione di un organo direttivo comune per coordinare la linea politica della federazione; continuità della leadership di Carlo Calenda; promozione del coordinamento dei due partiti anche a livello territoriale e nelle amministrazioni locali con modalità e tempi che tengano comunque conto delle specificità dei diversi territori; creazione di un gruppo di lavoro sulle modalità di costruzione di un partito unico, con l’obiettivo di completare tale percorso entro le elezioni europee del 2024; apertura della federazione anche ad altri soggetti che si riconoscano nei valori fondanti di cui in premessa».

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