La ministra Daniela Santanchè ha confessato che lei l’armocromista non ce l’ha. Però non ha criticato Elly Schlein, anzi. «Si vede che è una donna curata, che ci tiene, che ha un look studiato. Ma ben venga, ben venga. Il problema ce l’ha la sinistra, capisco che per la sinistra sia uno choc».
L’intervista in cui la segretaria Pd ha raccontato a Vogue di farsi consigliare da un’esperta sull'abbigliamento ha diviso la destra e pure la sinistra. Le reazioni hanno meravigliato la segretaria Pd: «Mi sembra davvero assurdo che abbia colpito solo la questione dei colori - ha commentato - Non capisco niente di abbinamenti, di abiti e trucco e non ho tempo da dedicare a queste cose, per questo ho chiesto ad una mia amica di aiutarmi».
La puntata nella moda ha comunque allentato l'attenzione sugli addii al Pd, dopo quelli del senatore Enrico Borghi e dell’eurodeputata Caterina Chinnici. «Non bisogna dare valore politico a prese di posizione personali - ha liquidato Schlein - Chi ha lasciato aveva già da tempo simpatie per Renzi e Berlusconi». Il deputato Lorenzo Guerini, leader di Base riformista, ha comunque rassicurato: Il Pd è la casa «dei cattolici democratici». Il look ha però tenuto banco. A differenza della ministra di FdI, la Lega ha attaccato, postando su Twitter la prima pagina di Libero: «Vogue e martello: avanti compagni!».
E più sotto: «La lotta di classe armocromista targata Pd a 300 euro l'ora». Anche nel Pd non è mancato il sarcasmo: «Abbiamo appreso che l’onorevole Schlein si avvale della consulenza di un’armocromista, che consiglia la scelta dei colori nell’abbigliamento - ha detto il governatore campano, Vincenzo De Luca - Ho avuto un momento di commozione». La storia di politici che hanno fatto parlare per le copertine o per le scelte di immagine è lunga. Da Matteo Salvini a torso nudo con cravatta verde su Oggi a Giorgia Meloni in costume tricolore su Novella 2000. E, a sinistra, l’allora sindaco Pd di Firenze, Matteo Renzi, vestito come Fonzie su Chi. «Una decina d’anni fa fui attaccato per lo stesso motivo», ha ricordato Renzi, però "la fuga dal Pd non nasce dalle interviste ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti». Ma i commenti non sono stati tutti politici. «Cara signora Schlein - ha scritto Vittorio Feltri - lei non ha bisogno di una armocromista bensì di un bravo chirurgo plastico». Duro il deputato Emiliano Fossi: Feltri è lontano «da ogni limite di lucidità. Le sue frasi sono vergognose e inaccettabili». E Piero Fassino: «E' buona regola avere per gli altri lo stesso rispetto che si esige per sé». Parola d’ordine, parlare di contenuti. «Penso ci sia stato un eccesso di attenzione - ha tagliato corto la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga - A noi interessa concentrarci sul lavoro che dobbiamo fare in Parlamento e su priorità più rilevanti dell’armocromia».
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