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Il sogno del Camerun in Qatar lo racconta Eto'o: “Noi comparse? No, fino in fondo”

«Non andremo ai Mondiali per fare le comparse: cercheremo di giocare tutte le partite e di vincerle, portando a casa il trofeo». All’ex interista Samuel Eto'o, che adesso è il presidente della federcalcio del Camerun, di certo l’ottimismo non manca, al punto da spingersi in previsioni che non sarà facile rispettare. Anche perché, nel torneo che sta per iniziare in Qatar, i Leoni Indomabili giocheranno la prima fase in un girone che appare piuttosto impegnativo, con Brasile, Serbia e Svizzera. Un gruppo quasi uguale a quello del 2018 dove al posto degli africani c'erano il Costa Rica ma per il resto le contendenti erano le stesse.
Ora invece spazio ai sogni del Camerun, che però a inizio anno non è stato capace neppure di vincere quella Coppa d’Africa che ospitava in casa propria. Alla fine hanno trionfato i rivali del Senegal, ed Onana e compagni hanno dovuto accontentarsi di un terzo posto ottenuto ai rigori nella 'finalina' contro gli Stalloni del Burkina Faso. Ma c'è da dire che quella squadra era
ancora scossa da quanto accaduto nemmeno due settimane prima, la tragedia dei morti (non si è mai saputo un numero preciso) e feriti nel parapiglia per entrare, senza biglietto o tampone negativo, nell’Olembe Stadium di Yaoundé dove si stava disputando la sfida valevole degli ottavi di finale tra i Leoni Indomabili e le Comore.
Ecco allora che ai Mondiali sarebbe bello ottenere successi anche per dedicarli a quelle vittime, intanto il ct Rigobert Song studia le strategie da adottare, in particolare come risolvere il problema della scarsa concretezza in avanti che ha penalizzato i suoi nella competizione continentale, nonostante la buona vena del capitano Vincent Aboubakar. Come dire che un Eto'o servirebbe più in campo che ai vertici della federazione, però magari si può sperare che gente come Georges Nkoudou e Jean-Pierre Nsame finalmente esploda, perché lo stesso Aboubakar, se sta bene, non può mica fare sempre i miracoli da solo. Ad assisterlo, però, questa volta ci sarà anche Eric Choupo-Moting, che si è lasciato convincere a giocare questo Mondiale.
In difesa c'è Ebosse dell’Udinese, assieme a quel Jean-Charles Castelletto, francese di nascita, padre friulano e triplo passaporto, al quale in passato si erano interessate alcune squadre italiane ma che poi è rimasto in Francia, dove attualmente gioca nel Nantes. Come mediano davanti alla difesa agisce spesso Martin Hongla del Verona, mentre Olivier Ntcham è uno che ha sempre fatto la sua parte, sia nello Swansea che in nazionale. Per un periodo è anche stato seguito da osservatori del Milan.
A complicare le cose per il Camerun, si è messa, oltre alla sconfitta in amichevole con la Corea del Sud, la vicenda del cambio di sponsor tecnico all’improvviso, e poco prima di questo Mondiale, passando da Le Coq Sportif all’americana One All Sports, che ha letteralmente fatto infuriare i commercianti che già avevano acquistato, per rivenderle ai tifosi, le vecchie divise. Ci sono state perfino manifestazioni di protesta davanti alla sede federale, ma non sono servite e ora non rimane che sperare che almeno il nuovo sponsor porti fortuna. Hai visto mai che si può sognare come dice Eto'o...

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