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Argentina - Croazia è anche Messi contro Modric: la prima semifinale nel segno dei "Diez"

Magari ci sbaglieremo, ma abbiamo un presentimento: non ci saranno molti gol in queste semifinali dei Mondiali. Assisteremo probabilmente a partite tatticamente molto "difficili" e del resto delle quattro semifinaliste solo la Francia si è distinta per i gol segnati (undici): la squadra di Deschamps affronterà la difesa meno battuta (soltanto un autogol subito), quella del Marocco. Inoltre la Francia non ha giocato tempi supplementari, quindi teoricamente è meno logora di squadre come la Croazia (due vittorie ai rigori) o lo stesso Marocco (una partita vinta dagli undici metri). Ma andando con ordine, cominciamo con Argentina-Croazia, che sarà la prima semifinale e verrà arbitrata da Orsato che così difficilmente dirigerà la finale, destinata orientativamente all’inglese Taylor per bravura e per il fatto che la squadra di Southgate è stata eliminata.
M contro M (Messi contro Modric) sarà una sfida che metterà a confronto due grandi campioni e due avversari molto tattici. Gli argentini (che hanno realizzato nove gol nei tempi regolamentari e supplementari) hanno perso una partita nella fase a gironi, contro l'Arabia Saudita, poi hanno battuto Messico, Polonia, Australia e Olanda ai rigori.

La Croazia è invece imbattuta, ma ha segnato solo sei gol nei tempi regolamentari e supplementari. La squadra di Delic ha vinto soltanto contro il Canada, nei tempi regolamentari, pareggiando senza gol contro Marocco e Belgio. Poi ha superato gli ottavi battendo -dopo l’1-1 ai supplementari- il Giappone ai rigori ed è arrivata in semifinale - ancora dopo l’1-1 ai supplementari- superando il Brasile sempre ai rigori. Durante tempi regolamentari e supplementari ha subito tre gol, mentre l’Argentina ne ha presi cinque.

Tutti ricordano le prodezze del portiere croato Livakovic sui tiri dal dischetto contro Giappone e Brasile. Ma un segno notevole hanno lasciato pure giocatori come il citato Modric, l'interista Brozovic e Petkovic, che ha giocato a lungo in Italia, e ha segnato il gol decisivo al Brasile. L’asso del Real e pallone d’oro Modric alla vigilia ha detto: "Siamo un piccolo Paese, restiamo nell’ombra, ma siamo disposti a tutto e non ci arrendiamo mai. E’ importante essere arrivati di nuovo in semifinale". I biancorossi possono contare anche su fuoriclasse come l’ex interista Perisic, su Kovacic (Chelsea) e sull'atalantino Pasalic. Squadra tatticamente ben dotata, quella croata, predilige il gioco d’attesa per piazzare improvvisamente i propri affondi.

Di stile diverso l’Argentina di Scaloni, che fonda la propria offensiva sull'epicentro del gioco, l’asso Leonel Messi, che ha già segnato quattro gol (due su rigore), e fa da calamita per gli avversari, per lanciare i suoi compagni: molti li conosciamo perché giocano in Italia. Parliamo di Di Maria della Juve, di Lautaro dell’Inter, Molina che ha militato nell’Udinese, e lo stesso Dybala della Roma che finora non ha trovato spazio.
Non ci saranno Montiel e Acuna, squalificati, che verranno sostituiti probabilmente da Molina e Tagliafico. Il tecnico Scaloni ha parlato della Croazia dicendo: "E' una squadra che rende la vita difficile a tutti. Vedremo quali saranno le condizioni di Di Maria e De Paul". Messi ha eguagliato il record di Batistuta (10 gol in Nazionale ai Mondiali) e potrebbe superarlo. Anche l’Argentina è una squadra attendista, e aspetta che Messi inventi qualcosa per scatenarsi. Finora le è andata bene. L’albiceleste dovrà far dimenticare le brutte scene del dopo-Olanda: sbeffeggiare l'avversario sconfitto non è mai bello. Un episodio che non ha reso popolari gli argentini. "Quello che è stato detto su di noi -ha detto il tecnico Scaloni-, non corrisponde alla realtà; noi rispettiamo sempre gli avversari".

Vedremo se l’Argentina conquisterà il diritto ad affrontare il vincitore di Francia-Marocco. Messi ha vinto tutto meno il Mondiale. Riuscirà a imitare Maradona ?

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