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Francia-Marocco: per la finale e per la storia, Hakimi sfida l'amico Mbappe

La Francia di Kylian Mbappe e il Marocco di fronte stasera a Doha per un posto in finale contro l’Argentina di Leo Messi. I titoli dei giornali francesi stamattina sottolineano l’aspetto storico del match. Per il quotidiano regionale Sud-Ouest, non si tratta di una semplice partita, ma di un duello senza precedenti in Coppa del Mondo che si giocherà, scrive Le Parisien, «tra amici con la storia alle porte». E’ un «confronto carico di simbolismo», secondo La Provence, che potrà consacrare la regolarità dei Bleus, alla ricerca di una storica doppietta e della terza stella, o la forza dei Leoni, prima squadra africana a qualificarsi per una semifinale mondiale. Forse la migliore nazionale del mondo contro uno sfidante ultramotivato che «vuole fare la storia, portare l’Africa sul tetto del mondo», ha dichiarato l’allenatore franco-marocchino dei Leoni, Walid Regragui. "Saremo anche pazzi, ma è bello essere pazzi."

Alla follia marocchina, la Francia oppone una solida esperienza, e una mentalità vincente, un gruppo di navigati trentenni (Antoine Griezmann, Hugo Lloris, Olivier Giroud e Raphael Varane), e una vera superstar, Mbappè, appunto. L’attaccante del Paris SG è a due vittorie dal diventare una leggenda del calcio, due volte campione del mondo prima del suo 24 compleanno, come Pelè nel 1962, che però non giocò quasi per niente nella sua seconda Coppa del Mondo, perchè infortunato. Mbappè, invece, sta volando alto nel torneo, con cinque gol in cinque partite (tanti quanti Messi in sei partite), nove in totale in due edizioni.

Francia-Marocco ha un grande valore simbolico per le centinaia di migliaia cittadini marocchini con doppia cittadinanza che vivono in Francia, 66 anni dopo la fine del protettorato francese nel Paese maghrebino. Alla presenza di Emmanuel Macron ad al-Khor, a nord di Doha, e sotto l’occhio attento della security francese - 10.000 poliziotti e gendarmi mobilitati in Francia - la partita «deve rimanere una partita di calcio, anche se c'è una storia, anche se c'è molta passione», ha ripetuto ieri Didier Deschamps, ct dei Blues, richiamando l’attenzione non solo sulle capacità difensive degli avversari, ma anche sulla loro organizzazione di gioco e capacità di chiudere le partite.

Il Marocco ha subito un solo gol, un’autorete del difensore Nayef Aguerd contro il Canada (finita comunque 2-1). I Leoni d’Africa sono poi andati a segno due volte, contro la Spagna ai rigori e il Portogallo (1-0). Potranno inoltre contare sul sostegno travolgente e rumoroso dei loro tifosi, pronti a riversarsi in serata allo stadio al-Bayt, dove si prevede «un mare assordante di rosso», scrive L’Equipe. La difesa marocchina è però menomata dagli infortuni: Aguerd, il capitano, Romain Saiss e il terzino Noussair Mazraoui sono in dubbio.
La Francia, dal canto suo, dovrà forse rinunciare a Dayot Upamecano e Adrien Rabiot. I due hanno saltato l’allenamento di ieri, sono ora in condizioni di salute migliori e una decisione sarà presa nel pomeriggio. Ibrahima Konate in difesa e Youssouf Fofana a centrocampo sono le alternative più logiche, ma che offrono certo meno garanzie. Sarà battaglia di difese e guerra di nervi, dove classe e concentrazione serviranno entrambe per decidere una partita da pagina di storia, qualunque sarà il risultato finale.

 

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