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Leo Messi chiude da re nella partita del secolo. La "Pulce" eguaglia Maradona

Voleva chiudere la sua avventura in Nazionale con la coppa più bella, Messi. Ci è riuscito e 36 anni dal trionfo dell’Argentina di Maradona a Messico '86, completando proprio alla sua ultima partita in un Mondiale la parabola di una carriera incredibile, alla quale mancava solo l'ultimo passo per poter davvero provare a mettersi sullo stesso piano del Pibe de Oro, nel cuore degli argentini e di tutti coloro che amano le magie del calcio.

In Qatar il re è lui, Lionel Messi da Rosario, soprannominato la "pulce", 35 anni, sette Palloni d’oro in bacheca e una serie infinita di record e gol. La vittoria mondiale della 'suà Argentina, costruita dal ct Lionel Scaloni, a immagine e somiglianza di Messi è la ciliegina sulla torta che mancava per completare nel migliore dei modi una carriera straordinaria, un’investitura, che lo vede finalmente erede di Diego Maradona, per una vita un 'pesò e oggi a lui accostato nei cori e negli striscioni. La doppietta nella finale contro la Francia e poi la freddezza dal dischetto in una sfida ricca di pathos. Il mondo è ai piedi di Messi, lui che al Mondiale è apparso per la prima volta nel 2006 in Germania, giocando 16 minuti da subentrato, e anche da predestinato, segnando nel 6-0 della fase a gironi contro la Serbia-Montenegro, e diventando con i suoi 18 anni e 357 giorni il più giovane goleador dell’Argentina nella storia dei Mondiali.

26 presenze in 5 mondiali

E dopo la finale di oggi con la Francia è anche il giocatore con più presenze, 26, in cinque Mondiali disputati: ha superato anche Matthaus per presenze mondiali e Maldini per minuti giocati e al mondiale qatariota ha sfondato il muro delle mille partite giocate in carriera e conquistato anche il titolo di miglior giocatore della Coppa del Mondo 2022. La seconda finale mondiale, dopo quella, sfortunata, del 2014, lo ha visto trionfare. Messi, il bambino a suo tempo scartato dal Como, che ha lasciato Rosario 13enne per passare un terzo della sua vita a Barcellona, ha segnato un’epoca. È il terzo marcatore più prolifico della storia del calcio, il miglior realizzatore sudamericano delle nazionali di calcio e il miglior uomo-assist di sempre (392).

41 trofei vinti in carriera

I 41 trofei ufficiali vinti in carriera lo rendono il secondo giocatore di sempre per trofei di squadra vinti. Una vita al Barcellona, club con il quale ha vinto 9 Liga dal 2005 al 2018, 6 Coppe di Spagna dal 2009 al 2018, 7 Supercoppe di Spagna dal 2005 al 2016, 4 Champions League (2006, 2009, 2011, 2015), 3 Supercoppe Uefa (2009, 2011, 2015) e 3 Mondiali per Club (2009, 2011, 2015) oltre a svariati record prima del divorzio ed il passaggio al PSG nell’estate 2021. Lo scorso anno, in Coppa America, Messi ha vinto il suo primo titolo con la Selección, che non vinceva dal 1993. Sposato con Antonela Roccuzzo, argentina di Rosario come lui, Messi è papà di tre figli maschi, Thiago, Mateo e Ciro, che lo hanno seguito anche a Doha per l’avventura mondiale. E alla fine lo hanno festeggiato in campo vestiti con la maglia di papà. Lui invece ha indossato il mantello da sceicco regalato prima di alzare la coppa dal vero re del Qatar, Hamad Al Thani. Messi è finalmente il Re.

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