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Qatar 2022: alle 14.30 la cerimonia di chiusura. Alle 16 la finale Argentina-Francia

Dopo 63 partite, con Argentina e Francia arrivate in finale si chiude l’edizione 2022 della Coppa del Mondo giocata in Qatar. Calcio di inizio alle ore 16, al Lusaim Stadium. Di fronte due stelle assolute  del calcio come Messi e Mbappé in una sfida che ha il sapore anche di Sudamerica contro Europa. Tutti gli 88mila tifosi dovranno prendere posto entro le 14,30 per non perdere la cerimonia di chiusura che durerà 15 minuti.

Musica e poesia sul tema del calcio che unisce Paesi di tutto mondo e che si sono affrontati per ben 29 giorni. «A Night to Remember», questo il titolo della cerimonia, si concluderà con un mashup di canzoni della colonna sonora ufficiale che ha segnato momenti memorabili del torneo. Ad esibirsi davanti alla folla dello stadio e al pubblico di tutto il mondo collegato in tv, ci saranno: Davido e Aisha canteranno che «(Hayya Hayya) Better Together», Ozuna e Gims che eseguiranno «Arhbo» e l’intera formazione femminile di «Light the Sky» che sarà presente con Nora Fatehi , Balqees, Rahma Riad e Manal.

Francia per il bis, Argentina per il popolo

Al tramonto della sua carriera, Messi (35 anni) sogna di regalarsi l’unico trofeo che gli manca per diventare finalmente «Re Leone», trentasei anni dopo il titolo di «Dios» Maradona. Il genio con sette Palloni d’Oro è accompagnato da un esercito al suo servizio: i suoi luogotenenti Rodrigo De Paul e Alexis Mac Allister al centro, il «soldato» Nicolas Otamendi e il suo compagno Cristian Romero in difesa, il robusto portiere Emiliano Martinez e l’offensiva a sorpresa Julian Alvarez. Sarà spinto anche dal fantastico slancio di decine di migliaia di tifosi. Questi rumorosi e calorosi «hinchas» «ci danno la sensazione di giocare in Argentina», assicura «Dibu» Martinez, «la gente la sentiamo vicina in ogni partita, in ogni stadio».

Quattro anni dopo Mosca, la Francia può vincere il secondo titolo consecutivo, un evento senza precedenti dal Brasile di Pelè, Vava e Garrincha nel 1962. Le attese sono molto su Mbappè, a breve 24enne, che ha fatto del Mondiale la sua «ossessione».I Blues sono arrivati in Qatar in una nebbia di risultati deludenti, tormentati da dubbi tattici e travolti dagli infortuni. Ma si sono trasformati in una specie di mostro implacabile che ha divorato gli ostacoli uno dopo l’altro con la resilienza, la solidarietà e l’esperienza dei sopravvissuti ai Mondiali di Russia (Olivier Giroud, Antoine Griezmann, Raphael Varane). «Quello che abbiamo ottenuto è molto importante, ma è l’ultima la partita più difficile», ha detto il capitano Lloris, consapevole che bisogna «essere pronti a soffrire». Il portiere del Tottenham affronta una divinità del calcio mondiale.

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