Giovedì 02 Maggio 2024

A Sanremo il monologo di Diletta Leotta sulla bellezza: "Può diventare un peso se non la sai portare"

Sul palco con Amadeus
La giornalista catanese ha fatto anche un monologo sulla bellezza
Siparietto con Amadeus
 
Il suo ingresso sul palco
Bianco e nero sono i colori scelti per il suo cambio d’abito
Nuovo ingresso sul palco
Insieme alla giornalista Rula
Un altro momento della prima serata
Durante la conferenza stampa

«Non solo io e Fiorello, ricordo che anche Amadeus è siciliano. C’è una fortissima carica siciliana in questo Sanremo e questo palco parlerà siciliano molto spesso». E Diletta Leotta, catanese e volto tv del calcio prima per Sky poi per Dazn, ce lo fa sentire, il siciliano, con un proverbio che le diceva Nonna Elena (in platea): «La bellezza è un peso che col tempo ti può fare inciampare, se non lo sai portare». Alle orecchie sfoggia due piccoli cornetti rossi: «Me li ha regalati mia sorella a Natale, li ho scelti come portafortuna. Sono felice di giocare con mister Amadeus e soprattutto con Rula, una donna fantastica che trasmette a tutti la sua energia, la sua straordinaria personalità», spiega Leotta. «Le polemiche sulle donne? Penso siano una questione superata e sterile. Lasciatemi essere istituzionale e dire che è un onore per me calcare il palco del 70esimo Festival di Sanremo e far parte di questo ventaglio di dieci donne, tutte con caratteristiche e personalità molto diverse, che comporranno un mosaico dell’universo femminile». Farà capolino anche il calcio? «Forse sì, e non solo grazie e me». La sala stampa prova a sollecitarla sulle critiche che le ha rivolto Paola Ferrari: «Sugli attacchi, in generale, non mi soffermo mai, anzi nemmeno rispondo: ci vorrebbero giornate intere. Spero che questo festival possa essere un incitamento alla solidarietà femminile, è il mio auspicio». Sei milioni di follower sui social, talvolta criticata perché troppo sexy: «È la mia fisicità che mi rende così. La bellezza capita, non è un vantaggio». Lo ha ridetto sul palco, in un monologo centrato sulla nonna, sorridente in platea, e davanti a una coraggiosissima foto “invecchiata”.

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