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Sanremo, Amadeus ‘convoca’ Fiorello. Zalone? "Dividerà". E l'Ariston pieno? "La gioia più grande"

Sulle voci del prossimo presidente della Repubblica sul palco dell’Ariston, Amadeus osserva: "Magari il presidente della Repubblica accettasse il mio invito sul palco dell’Ariston. Ne dubito, ma sarebbe una cosa molto bella. Credo che l’importante è che si possa dare un segnale forte al Paese. Questo è un ruolo molto importante. In questo momento di grande difficoltà e smarrimento da parte della gente, avere un presidente della Repubblica che ci dia certezze come Mattarella è importante".

Il Festival della gioia

L'anno scorso era il Festival della ripartenza. Quest’anno? "Lo chiamiamo il Festival della gioia di trascorrere cinque serate di divertimento e di musica. La musica è terapeutica. L’anno scorso in un momento drammatico si è parlato di un Festival importante dal punto di vista musicale. La musica ci darà una grande mano in queste serate, poi grazie a voi si distribuirà nell’arco di tutta la giornata. Le radio per me sono importantissime, ci tengo a dirlo. Infatti le radio quest’anno votano a Sanremo. Hanno la percentuale del 33% nella votazione della sala stampa. Non si può non portare le radio in primissimo piano al Festival di Sanremo, perché questa musica se ha successo è perché viene suonata dalle radio", conclude Amadeus.

Fiorello al Festival?

"Siamo a un buon punto. Chiaro che tutto spesso si realizza negli ultimi 15 giorni, le cose vengono ufficializzate, confermate, quindi devo dire che questi sono giorni cruciali. La cosa che desidero di più è che parta il Festival per far ascoltare le canzoni in gara". Così il direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo, Amadeus, ospite a Rtl 102,5. Sulla presenza di Fiorello, dice: "Non vorrei ripetermi: noi ci conosciamo da 35 anni, siamo come fratelli. Lui ormai non mi sopporta più. Io sono un marcatore stretto, mordo le caviglie, vediamo che succede. Lui è imprevedibile. Io ho prenotato la camera qui di fronte la mia, in questo momento è vuota. Speriamo che venga qualcuno ad aprire la porta.

Zalone? "Forse dividerà me è nel suo stile"

«Checco Zalone? Lo conosco da tempo, abbiamo lavorato tanti anni fa insieme a Italia1. E’ un personaggio particolare, con un’ironia tutta sua, probabilmente dividerà, farà parlare, ma è nel suo stile». Così Amadeus, nel suo intervento in collegamento telefonico con Non Stop News su Rtl 102.5. Il video di lancio della presenza dell’attore all’Ariston ha creato qualche malumore, «ma guai se a Sanremo non ci fossero le polemiche», aggiunge il direttore artistico e conduttore del Festival. «E soprattutto Zalone non è mai stato a Sanremo, così come Cesare Cremonini: è un piacere che il palco dell’Ariston sia calcato da persone che non ci sono mai state».

"L'Ariston pieno è la più grande gioia"

La presenza del pubblico all’Ariston "è la più grande gioia, la cosa che ci emoziona di più": l’idea di «tornare in scena con il teatro pieno, certo con Green pass e mascherina Ffp2, ma di avere l’applauso dell’Ariston. E' accaduto due anni fa, ma a noi sembra un’eternità. L’immagine dello scorso anno con la sala vuota non la dimenticheremo più. Ora teatri e cinema possono contare sulla capienza totale: è un’immagine bellissima, speriamo che continui sempre».

Amadeus racconta così le emozioni della vigilia del 72/o festival di Sanremo, al via il 1 febbraio. A una settimana dall’avvio, «all’Ariston si stanno provando le canzoni in gara: sono 25 brani molto belli, diversi fra loro, di vari generi, performance, stili, non vedo l’ora che il pubblico possa ascoltarli», aggiunge il direttore artistico e conduttore. La scenografia, firmata per la ventesima volta da Gaetano Castelli, con la figlia Maria Chiara, «restituirà un’immagine pazzesca». La scelta dei brani, ribadisce, vuole rispecchiare «i gusti, le tendenze musicali del momento, e magari anche evidenziare alcuni nomi già molto noti, ma magari non dal pubblico di Sanremo. E’ già accaduto con Madame, i Pinguini Tattici Nucleari, Colapesce Dimartino, per esempio. Ora avremo Aka 7even, Sangiovanni, Rkomi... Per carità - aggiunge scherzando - i ragazzi mi chiedono di pronunciare bene il suo nome».

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