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Travolgente Fiorello, da "Sono il vostro booster" al medley di canzoni tristi. Un uragano sul Festival

«Mi siete mancati, sono la vostra terza dose, sono il booster dell’intrattenimento»: Fiorello entra in scena dall’esterno dell’Ariston brandendo un termoscanner con cui misura la febbre agli spettatori, e fa immediatamente quello che gli riesce meglio, lo scaldapubblico e ironizza sull'amico Amadeus stalkerizzatore che lo ha marcato stretto per riaverlo all’Ariston. «Non ti voglio vedere più, se non al funerale», scherza lo showman.

«Mi sento un po' Mattarella: neanche lui voleva tornare, aveva fatto i suoi piani, voleva fare The Voice Senior», scherza un irrefrenabile Fiorello sul palco dell’Ariston e poi chiama l’applauso per il presidente della Repubblica. Fiorello ironizza anche su Draghi: «Ci voleva andare al Quirinale, aveva già preparato il discorso di fine anno a banche unificate».

E prende in giro i no vax:  "Alza il braccio, dice di sentire dolore e sottolinea: «Attenzione, è il vaccino, sono i poteri forti, è il grafene...».

Un fiume in piena per il siciliano Rosario Tindaro Fiorello. Quindi spazio alla musica: da Vedrai vedrai a Disperato, da Com'è triste Venezia a Perdere l’amore: il medley di "brani tristi" cantati a ritmo travolgente da Fiorello con la complicità della perfetta spalla Amadeus travolge l’Ariston. «E' un periodo molto triste ma la tristezza va combattuta: c'è tristezza? E uno fa buonumore. Ci sono le canzoni tristissime? E uno le canta in maniera allegra», è la ricetta dello showman, che coinvolge anche Amadeus e Stefano Coletta, direttore di Rai1, in un «bacio beneaugurante» con tanto di mascherina Ffp2 e labbra posticce, citazione del bacio che tempo fa stampò sulla bocca dell’allora direttore di Rai1 Fabrizio Del Noce.

Le insistenze di Amadeus sono spunto per l’ironia di Fiorello nella sua performance sul palco di Sanremo: «Spero di rivederti al funerale, tanto se nostro Signore fa l’appello tu sei con la A. Porto io il feretro, con Jovanotti, Antonacci e Nicola Savino». «Ormai sta al Tg1 dalla mattina alla sera - insiste Fiorello - la gente lo ha scambiato per un virologo. Non gli credete quando dice che il quarto festival non lo farà, vertici Rai non glielo credete: vi dò un consiglio per il prossimo anno, chiamate il generale Figliuolo. Dal teatro Astrazeneca di Sanremo, prima cantano gli over 80», scherza. «Amadeus mi ha rotto tutti i giorni: devi venire. Una sera, pioveva, ho visto un bambino fuori della mia finestra: era il figlio Josè con un cartello 'Non abbandonare papà'», continua Fiore. «Se insisti ti mando i Jalisse, e sono fiumi di legnate. I Jalisse (che si sono lamentati per l’ennesima esclusione dal festival) hanno un bambolotto con le sue sembianze, quando ti fa male la spalla sono loro».

E’ un Fiorello «con la faccia del premiatore» a consegnare ad Amadeus, al terzo festival, il premio "Città di Sanremo". «Te lo meriti tutto, con tutto il cuore», dice all’amico. «Sono senza parole, ci tengo molto, sono stati tre anni che non dimenticherò mai», commenta il direttore artistico. Fiorello approfitta della presenza sul palco del sindaco Alberto Biancheri per ironizzare sui lavori stradali: «Mettiamo una buona parola sulla strada per arrivare qui a Sanremo.. almeno c'è una cosa buona, la gente fa la quarantena in coda». Lo showman fa il panegirico di Amadeus, «ha svecchiato la Rai, con un cast da Gianni Morandi ad Aka 7even, da Highlander al pokemon. Ma vorrei dire che tutto ciò che è anziano è bello. La Rai è un po' anzianotta, ma è rassicurante per i giovani: sanno che quando invecchieranno la Rai è sempre lì che ti aspetta, perché un canone è per sempre».

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