Gli ascolti della seconda serata di Sanremo infrangono una serie di record storici: con gli 11 milioni 320 mila telespettatori pari al 55.8% ottenuti ieri su Rai1, per la prima volta nell’era Auditel il risultato migliora quello della prima serata del festival sia in valori assoluti che in termini di share (il debutto aveva avuto 10 milioni 911mila spettatori, pari al 54.7%). L'anno scorso la seconda serata del festival aveva avuto in media 7 milioni 585 mila spettatori con il 42.1%.
Amadeus da record
Lo share del 55.8% raggiunto ieri è il più alto della seconda serata del Festival dal 1995, quando Pippo Baudo (con Anna Falchi e Claudia Koll) centrò il 65.42%.
I picchi di ascolto della seconda serata del Festival di Sanremo premiano lo show di Checco Zalone: alle 21.45 c'erano 16 milioni 214 mila spettatori collegati con Rai1 mentre il comico entrava in scena dalla galleria dell’Ariston. Il picco in share, pari al 60.9%, è stato raggiunto alle 23.29 durante l’esibizione dell’attore nei panni del virologo Oronzo Carrisi, cugino di Al Bano.
La festa Rai
Soddisfattissimo per i risultati il direttore di Rai1, Stefano Coletta: "Un record dietro l'altro, c'è grandissima soddisfazione. Lo share è pazzesco, per la prima volta il risultato della seconda serata sanremese batte quello della serata d’apertura, sia per share che per numero di ascoltatori: ieri 11.320 mila telespettatori con il 55.8% contro i 10 milioni 911 mila e 54.7% di martedì. In termini di share, in particolare, il dato di ieri è il più alto dal 1995 - continua Coletta - e parliamo di una televisione, quella di allora, completamente diversa. Picco di ascolto che si registra tra le 14enni e le 24enni è pazzesco, i giovani amano questo Festival. C'era grande voglia di riprendersi ciò che lo scorso anno era stato tolto dal Covid, è il giusto mix tra momenti di leggerezza e passaggi impegnati e la gente apprezza. Ma è il successo anche della direzione artistica di Amadeus sotto il profilo musicale.
L'emozione di Amadeus: "Grazie a tutti, è il successo della musica"
Amadeus è felice: "I ringraziamenti si fanno alla fine ma io li faccio prima perché è giusto così. Chi ha costruito queste serate merita il mio grazie. Due amici, Fiorello e Checco Zalone, sono due numeri 1 e lo si è visto, regalando momenti unici per il Festival. Così come le mie prime due compagne di viaggio, sono state libere di fare ciò sentivano e si è visto. E poi la musica: è l'ingrediente principale di questa musica. I cantanti, i musicisti, gli autori: loro sono i veri protagonisti".
Drusilla Foer: "Io ospite scandaloso? Non mi pare ne manchino"
Drusilla Foer emozionata: "Sono felice di essere qui, dove c'è il mondo musicale ma anche un mondo che aggrega e i dati lo dimostrano. Noto molto affetto in questo posto: dovevo essere l'ospite scandaloso di questo di Festival ma non mi pare ne manchino... E poi mi posso mettere otto vestiti in una sera, quando mi ricapiterà. E grazie alla Rai che mi dà la possibilità di vivere questa esperienza che mi fa sentire un pizzico di tenerezza nei miei confronti e questo mi piace". A domanda precisa Drusilla applaude Checco Zalone, nonostante le polemiche, sulla favola "scorretta", che ha diviso la comunità lgbtq. «Checco ha fatto un’operazione molto forte, ha voluto smuovere le acque e laddove ci sono acque smosse sono sempre contenta. Un tv di stato che permette che un artista smuova le acque è una tv irrorata di civiltà e di positività. Mi va benissimo, sono contenta che sia successo, è un segno di civiltà. La mia opinione - sottolinea l’attrice - è che ognuno può esprimere la propria arte, le proprie convinzioni, il proprio pensiero. Sanremo è un luogo di grandissima visibilità, non ho un’opinione molto precisa sul lavoro di Zalone, ma se questo solleva un dibattito che porta qualcuno ad avere una convinzione, credo sia comunque un momento di valore».
E poi l'idea che il Festival venga presentato da una donna: «Donne al timone del festival? Sarebbe molto ganzo. Ammesso che questa signora sia brava nel farlo, perché io sono prima per la meritocrazia. E vado oltre, perché non un Papato donna?». Drusilla piazza già le sue zampate al festival di Sanremo, parlando di gender gap. «Certi lavori sono fatti da più tempo dagli uomini, e quindi le donne non potevano guadagnare terreno. Gli scienziati uomini per lungo tempo? Solo perché a loro era permesso studiare». «E comunque al festival vorrei vedere 12 vallettoni belli sul palco».
La terza serata
Spazio a tutte le 25 canzoni insieme. Tra gli ospiti Cesare Cremonini e Roberto Saviano. E ancora Anna Valle.
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