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Il percussionista Tarcisio Molinaro, da Marano Principato... a Sanremo: “Elisa la mia preferita”

Dalla banda di paese (Marano Principato) all’orchestra del Festival di Sanremo, passando per il Conservatorio di Cosenza. Andata e ritorno tra le emozioni per il maestro Tarcisio Molinaro che per la seconda volta consecutiva sta vivendo l’esperienza di stare tra gli orchestrali dell’Ariston come primo percussionista-timpanista. Collaborazioni con diversi artisti nel panorama della musica “leggera” italiana tra cui: Valeria Visconti, Petra Magoni, Mimmo Locasciulli, Francesco Baccini, Davide De Marinis, Carlotta, Rossana Casale, Antonella Ruggiero, Milva, Paolo Vallesi, Baustelle, Roberta Faccani.
Alla vigilia su Facebook aveva scritto: «Non so se sia un caso, non so se sia una fortuna, oppure il risultato di tanti anni di studio sacrificio e tanta forza di volontà. Ma oggi più che mai so che la vita mi ha insegnato che bisogna "Crederci sempre... arrendersi mai"».
E il maestro Molinaro ne è convinto: «Credo che questa seconda esperienza sia un bel riconoscimento, anche per ciò che ho fatto sinora». Lo scorso anno la prima esperienza davanti però a un teatro vuoto, adesso l’emozione del pubblico: «È diverso, ma io non dimenticherò mai la prima volta».
E chi meglio di lui per raccontarci “da dentro” il Festival 2022, soprattutto in chiave musicale. «È un festival bello, uno show. Sotto il profilo musicale offre delle cose molto buone e delle cose molto meno convincenti. Diciamo che ci sono artisti completi e complessi con una carriera definita e altri che sono ancora troppo grezzi. Ma magari ci sono delle dinamiche, quelle delle piattaforme musicali, che guardano più al mercato». E dunque? «E dunque un gran festival per lo spettacolo, con un Amadeus straordinario e poi il duo Fiorello-Zalone che ha davvero fatto la differenza».
E chi vince? «Tra i primi tre della classifica a me piacerebbe vincesse Elisa. Per quanto riguarda l’arrangiamento il mio preferito è quello di Massimo Ranieri, ma mi è piaciuto anche Yuman».

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