Fuori, una giornata grigia e un po' uggiosa; dentro, nell’accogliente casa-rifugio - un vecchio casale ristrutturato nel quadrante nord-est di Roma -, le note che si alzano lievi dal pianoforte. Alle pareti i tanti dischi d’oro e di platino (73 in totale) conquistati in sette anni appena di carriera. Ultimo ha scelto il suo mondo, i suoi spazi, la sua intima tranquillità per parlare di sé, della partecipazione al festival di Sanremo, del nuovo disco che vedrà la luce a febbraio, del nuovo tour negli stadi.
«Il mio primo singolo è del 2016. In questi anni sono passato dalla cameretta agli stadi: la risposta del pubblico è stata molto forte, e mi continua a sorprendere. Perché i 7 anni di oggi, non sono quelli del passato: tutto si consuma in fretta. Saper che c'è tanta gente che ascolta le mie canzoni e viene ai miei concerti mi dà conforto». Nella stanza che affaccia sul giardino, i due cani (Pisolo, il cucciolo di 4 mesi mordicchia tutto quello che trova a portata di denti, l’altro, Toffee, è un omaggio alla canzone di Vasco) reclamano - con successo - coccole a chiunque sia a portata di muso (rimangono ben nascosti, invece, i due gatti che il cantautore ha accolto). Indifferenti alle parole e alla musica che riempiono spazi e orecchie.
«Torno a Sanremo, dopo averci pensato a lungo. E’ un momento di grande esposizione per me e potevo fare le cose anche diversamente. Ma dopo Il ballo delle incertezze (con cui vinse tra i Giovani nel 2018) e I tuoi particolari (secondo, non senza polemiche, l’anno successivo, ndr) con Alba vado a chiudere un cerchio, quello della mia crescita artistica, e a mettermi in gioco. Non vado per fare pace con il festival, perché non ho avuto nessun problema», dice il cantautore 26enne, prima di aggiungere: «Il passato è passato, non sono pentito né vado fiero di quello che successe nel 2019».
Il brano - «che mi è venuto incontro mentre ero alle Eolie - è una rinascita, un guardarsi dentro per poter ricominciare. Lo sforzo di superare i limiti, quelli che ci mettiamo prima di tutto noi stessi. Tutti abbiamo un’alba dentro, basta solo guardare». Un po' diverso dalla sua produzione precedente, ammette lui stesso perché «parla alla mia parte più nascosta e profonda».
Alba apre, dandogli anche il titolo, il nuovo progetto discografico di Ultimo, il secondo prodotto dalla sua etichetta Ultimo Records. Uscirà il 17 febbraio, la settimana successiva al festival. E’ il frutto di un anno di viaggi e di emozioni del cantautore, scritto tra Roma, la Sicilia, Los Angeles, Londra. "Un disco che mi fa sentire fiero. Fiero di aver scritto tutto, testo e musiche, e di continuare ad aver voglia di farlo. E’ un fuoco che ho dentro e il disco è una sorta di flusso di coscienza in musica. E’ come se le canzoni fossero venute a me spontaneamente», spiega.
Come La pioggia di Londra, arrivata guardando fuori dalla sua finestra londinese e nella quale ha concretizzato la sua idea della città, o Nuvole in Testa, che con quel «tu non sai quello c'ho dentro» diventa un urlo liberatorio, potente e impattante. Le Solite Paure, «sorella gemella di 'Sogni appesi'», diventa manifesto di come Ultimo viva la sua arte come «una missione». «Lo so bene, dovrei avere anch’io una vita, ma ho scelto di usar la mia per crearne una collettiva», canta, «perché sento un senso di responsabilità nei confronti delle persone che mi scrivono quanto le mie canzoni li abbiano fatti stare meglio». Joker è nata invece dalla suggestione successiva alla visione del film, con protagonista Joaquin Phoenix. «Anche lui un 'ultimo', sentivo il bisogno di prenderne le parti. Se fosse stato aiutato, avrebbe potuto farcela».
«Rispetto all’ultimo disco «Solo», Alba va in direzioni diverse nei testi e nelle tematiche. C'è un cambiamento tangibile anche nel sound: è più etereo, per la necessità di provare cose nuove. Non è un concept album, ma ogni brano ha il suo posto». Un sound che guarda anche agli stadi della prossima estate: il tour Ultimo Stadi 2023 - La Favola Continua per il quale sono già stati venduti oltre 250mila biglietti, partirà dallo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro il 1 luglio (data zero), per proseguire all’Olimpico di Roma il 7 (sold out), 8 (sold out) e 10 e si concluderà allo Stadio San Siro di Milano, il 17 e 18 luglio. «Un progetto che arriva fino al 2024».
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