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Mara Sattei a Sanremo con "Duemilaminuti" di Damiano dei Maneskin: "Da donna ho faticato ma ora ho il mio spazio"

La gara, la settimana a ritmo serrato, i milioni di telespettatori? Macché, a Sanremo niente fa più paura della scalinata da scendere con i tacchi alti. E Mara Sattei non fa eccezione. «Se supero le scale, è già un buon punto di partenza», scherza la giovane cantautrice romana classe 1995, chiamata da Amadeus a debuttare sul palco dell’Ariston tra i Big con il brano Duemilaminuti, scritta per lei da Damiano David - che il festival lo ha vinto nel 2021 con i Maneskin - e composto da quest’ultimo insieme a thasup (fratello di Mara Sattei, che all’anagrafe è registrata come Sara Mattei) ed Enrico Brun.

«Non ci conoscevamo. E’ stato Damiamo a cercarmi per propormi questa canzone che aveva scritto pensando alle sfumature della mia voce - racconta Mara Sattei -. Inizialmente Sanremo non era nei nostri programmi, ma dopo aver lavorato al brano e averlo registrato, abbiamo capito che avevamo qualcosa di prezioso tra le mani. E’ stato un lavoro di squadra e sono molto felice di poterlo portare sul palco dell’Ariston».

Un solo suggerimento è arrivato dal frontman dei Maneskin, la band che da Sanremo è partita per la conquista del mondo: "Divertiti e goditi l’esperienza, mi ha detto. E forse è per questo che sento di non aver paura di niente. O sarà l'incoscienza», scherza la giovane che vanta 14 dischi di platino e 1 disco d’oro. L’ultimo dei suoi successi è la colonna sonora dell’estate 2022, quella Dolce Vita, quattro volte platino, condivisa con Fedez e Tananai, che guarda caso ritroverà anche in Riviera (il primo chiamato dagli Articolo 31 per la serata dei duetti, il secondo in gara). «Ci siamo fatti dei reciproci 'in bocca al lupo'. Con loro è stata un’estate indimenticabile».

Anche l’inverno non si annuncia da meno per l'artista che unisce pop e urban, tra tradizione e continua evoluzione. Del resto, nonostante abbia un solo album all’attivo (Universo, uscito un anno fa), è tra le artiste più riconoscibili nel panorama musicale italiano, nettamente declinato al maschile. «Qualcosa sta cambiando, ma tanto ancora va scardinato nella discografia italiana che numeri alla mano è dominata dagli uomini - sottolinea Mara Sattei -. In tante stiamo conquistando il nostro spazio. Basterebbe guardare fuori dai confini per vedere che la prima artista in top globale è Miley Cyrus». Mara Sattei, lavorando sodo, ha ricavato la sua nicchia. «Forse noi donne fatichiamo di più, ma personalmente non mi sento da meno rispetto ai colleghi. E nessuno per fortuna finora mi ci ha fatto sentire. Con l’impegno, i risultati arrivano». Come la partecipazione al festival, «risultato del percorso che ho fatto».

Duemilaminuti racconta di una presa di coscienza importante da parte di una donna che, al termine di una relazione sbagliata, comprende tutto ciò che ha passato e decide di ricominciare. È un grido di disperazione ma anche di consapevolezza e rinascita. «Una storia molto umana, alla quale do un’interpretazione molto mia, è un bel goal». E l’obiettivo sarà quello di farsi conoscere, arrivare a un pubblico nuovo: "ma il festival è anche un’occasione incredibile per condividere musica con altri. Un bel momento di unione artistica per l'Italia».

Nella serata delle cover ha scelto di duettare con Noemi «e ascoltando il brano che abbiamo individuato, si capirà perché l'ho voluta, Un incrocio interessante che ci calzava a pennello». Mara/Sara è romana, come Noemi, come Damiano, come - ovviamente - thasup. «E' casuale - assicura -, ma che bello! Così mi sento un pò a casa. Con mio fratello Davide siamo molto legati e la musica ci ha unito ancora di più: uno è fan dell’altra. Qualcuno aveva ipotizzato che potesse dirigere l'orchestra per me, ma no, non ci sarà». Al festival è in attesa di ascoltare Giorgia ("sono cresciuta con le sue canzoni) e Paola e Chiara, che ha messo anche nella sua squadra del Fantasanremo. «Insieme ai Cugini di Campagna, Lazza, Modà e Ariete. L’ho chiamata 'Gruppo vacanze 2023'. Ma no, io non mi ci sono messa - e sorride ancora -. E’ un buon modo di allentare le tensioni della gara. Sto studiando e spero di fare qualche punto».

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