Venerdì 20 Dicembre 2024

Coma Cose a Sanremo: "L'addio" è una scommessa con noi stessi dopo la crisi

Coma Cose
Coma Cose

Coppia sul palco, coppia nella vita. Con tutti i pro e i contro che questo comporta, crisi personali comprese. I Coma_cose (Fausto Lama e California) non fanno mistero di aver avuto un momento complicato nella loro storia che dura da 8 anni. Una impasse che hanno saputo affrontare, anche grazie alla musica, e trasformare in nuova energia. Il risultato è «L'Addio», il brano con il quale tornano al festival di Sanremo. Una ballad delicata e intima, un brano mai prima d’ora così vicino alla loro vita privata. «Abbiamo attraversato una crisi, ci siamo interrogati per capire come stava evolvendo la nostra storia. Ci siamo cercati e ritrovati più forti di prima - raccontano i due artisti -. L'addio parla di un amore indissolubile, al di là di tutto. Speriamo che i nostri dubbi e le nostre fragilità possano parlare a chi lotta e resiste per un sentimento, per un rapporto. Qualunque esso sia». Perché - sono convinti - il coraggio di affrontare insieme le difficoltà può essere la chiave per superarle e, come cantano alla fine del loro brano, "l'addio non è una possibilità». La sfida non è da poco, come quella di ripresentarsi all’Ariston dopo il successo inaspettato ottenuto due anni fa con Fiamme negli occhi (doppio disco di platino), con un’esibizione a teatro vuoto, causa pandemia, che fu magnetica con quello sguardo tra di loro che non si interrompeva mai e lasciava fuori tutto il resto. «Sanremo è una scommessa prima di tutto con noi stessi. Un triplo salto mortale in un contesto musicale molto variegato. L’Addio è un brano completamente diverso da quello del 2021, ed è come ripartire da zero, con altri colori della tavolozza e anche a un punto diverso della storia, oltre che personale, anche artistica - spiegano i Coma_cose che per la serata dei duetti hanno scelto i Baustelle e che tra i colleghi in gara puntano su Colapesce Dimartino e Anna Oxa -. Abbiamo una memoria motoria di quello che si fa, ma le emozioni sono nuove. Anche portare noi stessi e le nostre fragilità, perché in tanti si possono rivedere nella nostra storia». Il successo, dopo anni di gavetta, poteva dare alla testa o, peggio, poteva farli sentire intrappolati. Loro, invece, considerano Fiamme negli occhi «una fottutissima deviazione di percorso». «Una bella sveglia, che ci ha fatto capire quanto pubblico potenziale potevamo avere». E’ stata quella la causa della loro crisi? «No, dopo 8 anni ci poteva stare. Considerando che lavoriamo anche insieme. Avevamo bisogno di prenderci del tempo per noi stessi e tirare le somme». Dopo l’album uscito a novembre, «Un Meraviglioso Modo Di Salvarsi» (il 10 febbraio arriva il repack, con il brano di Sanremo), ora è tempo di tornare anche live con un tour che toccherà a primavera i club italiani, oltre a due speciali tappe all’estero, a Parigi e Londra: 17 e 18 marzo Padova, 23 e 24 marzo Bologna, 25 e 26 marzo Firenze, 29 marzo Roma, 31 marzo Napoli, 1 aprile Modugno (BA), 3 aprile Parigi, 5 aprile Londra, 15 aprile Venaria Reale (TO), 19 aprile Milano.

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