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Sanremo due Big a confronto. Giorgia: un vissuto da ritrovare. Ultimo: un cerchio da chiudere

Cosa hanno in comune Giorgia e Ultimo? Sono due dei Big (entrambi romani) di Sanremo di quelli che, per storia e carriere, hanno la caratura dei superospiti e insieme bisogno e coraggio di rimettersi in gara. Tutti e due sono nati lì, tra le giovani proposte che poi sanno farsi strada. E se la prima torna all'Ariston dopo vent'anni di lontananza ("non ci pensavo più, ma la capacità persuasiva di Amadeus è notevole"), l'altro aveva un conto in sospeso, un "cerchio da chiudere, una pace da firmare".

Giorgia è stata figlia prediletta dei Festival di Baudo, quelli di cui è rimasta tanta nostalgia che "appena arrivata sono subito andata a guardare il suo camerino, ricordo che lui stava sempre lì e io passavo per fargli vedere se ero vestita bene. Pippo (come Alex Baroni) fa parte di quel vissuto con cui fare i conti. Ogni volta che sono venuta qua e lui non c'era l'ho sempre chiamato. Domani lo farò, è un rito". 'Parole dette male', il brano col quale stasera si presenterà al Festival, non si può spiegare. "Quando mi è arrivata la canzone l'ho trovata bella da cantare, poi sono entrata in contatto con le parole. Sanremo è la scuola perfetta per imparare a vivere le emozioni, oggi ho imparato a soffrire meno e relativizzare di più".

Ultimo, dal canto suo, quattro anni dopo l'amarezza per quel secondo posto ormai metabolizzato, torna a Sanremo "per rispetto, per dimostrare apertura nei confronti di questo palco che mi ha dato tanto. Il ballo delle incertezze è diventato certezza, e 'Alba' era il brano giusto, una canzone predisposta a crescere, che meritava questa esposizione".

Pure Giorgia nel 2001, la sua ultima volta, arrivò seconda dietro una giovanissima Elisa. Elisa, che con la sua partecipazione dello scorso anno in fondo l'ha ispirata. Perciò l'invito a duettare con lei la sera del venerdì, per celebrare il loro "anniversario, perché cantare con lei è ricco e nutriente. Noi la viviamo come un regalo, restituiremo al pubblico due canzoni difficili. Essere insieme è una spinta, ci terremo la mano, anche sulla scala!".

Il loro sarà uno dei duetti più attesi, almeno quanto quello di Ultimo con Ramazzotti. "Con Eros c'è un rapporto semplice e diretto. Le cose sono andate lisce, naturali. L'ho chiamato e subito mi ha detto di sì. Sono suoi i tre pezzi con cui sono cresciuto. Siamo affini artisticamente e personalmente, lo collego a momenti della mia vita, mi fa respirare, come se le nostre anime fossero collegate".

I rispettivi dischi sono pronti. "Alba" darà il nome al nuovo progetto di Ultimo, che poi girerà ancora per gli stadi, là dove "il pubblico è famiglia, ci costruisci un rapporto di sangue". Un disco già confezionato (dopo due anni di lavoro) e un tour, ma nei teatri lirici, anche per Giorgia. "Blu1" (prodotto da Big Fish), è il luogo in cui "ho cercato di raccontare l'uscita dall'oscuro per avere lo sguardo verso l'alto. Blu è il cielo di notte, quando si vede che c'è qualcosa che non finisce".

I favori del pronostico? Ultimo li vive "con leggerezza, che non è superficialità. Favorito o meno, vincitore o no, non è quella la discriminante. Se arrivo secondo? Metterei la firma per vivere poi altri 4 anni come quelli che ho vissuto. Certo, sento la pressione, sono sensibile, timido, riconoscente a questo palco. Ma punto al live, consapevole che arrivare al successo è difficile, mantenerlo anche di più". Ed è così, Giorgia pure lo sa che quello dell'Ariston "è un palco misterioso, finché non ci stai sopra non puoi sapere". Sul podio? "Certezze e sorprese. Volemose bene". Ah, suo figlio Samuel non ha cambiato idea, tiferà Lazza.

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