Sanremo, Mengoni vince la serata Cover e resta primo. Ultimo e Lazza sul podio LA CLASSIFICA

Marco Mengoni si aggiudica la serata delle Cover. Sul podio anche Ultimo e Lazza, poi Giorgia
e Mr. Rain.

Mengoni, l'essenziale

La musica è cambiata e lo spettacolo ieri sera si è fatto spettacolare. «A volte non c'è bisogno di controllare tutto, a volte bisogna lasciare andare». È il flusso di «Due vite» che si ricongiunge a «Let it be» e che – nel giorno che tradizionalmente a Sanremo è delle Cover (e pure dei duetti) – è diventato, se possibile, ancora più potente. È Marco Mengoni. Accompagnato dal Kingdom Choir, a cappella o coi violini, con le mani e con la voce, centrale e centrato, essenziale e sconfinato, raffinato e affascinante.

Giorgia ed Elisa, lezioni di canto

Ma sono stati tanti, in realtà, i momenti da incorniciare nel quadro generale della serata. Giorgia ed Elisa, lezioni di canto. Di luce e tramonti, di sole e d'azzurro, sul palco si sono scambiate amicizia e musica. Erano sconosciute quando per la prima volta sono salite su quel palco. Si sono rivelate due voci enormi, con un grande dono, ieri se serviva l'hanno pure confermato.

Ultimo, con Ramazzotti effetto karaoke

Ultimo e Ramazzotti, tra le performance più attese. Per la natura stessa della loro arte, per l'importanza che i pezzi di Eros (che ad un certo punto si è scordato le sue stesse parole) hanno nella vita sentimentale di intere generazioni (lo stesso vale per la sorpresa Antonacci, anfitrione Tananai), per il solo fatto di vedere due ex ragazzi di periferia al centro della scena.

Un tuffo nell'Azzurro di Colapesce e Dimartino

O Colapesce e Dimartino, tinti d'Azzurro con in mezzo Carla Bruni (strana scelta, ma suadente). Hanno reso omaggio a Paolo Conte ma con l'atmosfera di Celentano e quell'impronta cantautorale che si sente sempre forte nelle loro interpretazioni. Citano Benigni camminando sulle poltrone del teatro: “Splash”.

Elodie? Lei è la star

Che si può aggiungere di Elodie? Lei è la star. L'American Woman scende e sale per le scale, ruba la borsetta alla Bortone, bacia BigMama e mette su l'esibizione più internazionale.

Il meglio della carrellata

Il venerdì del Festival è stato una lunghissima carrellata. Il tocco rock de Le Vibrazioni fa superband coi Modà, braccia al cielo per «L'amour tojour» di Gigi Dag rifatta da Mara Sattei con Noemi. Lazza che ha invitato Emma per cantare «La fine» di Nesli in versione Tiziano Ferro. Quel diavoletto dentro Salmo che ha riacceso Shari. E se Bianconi dei Baustelle si è sdoppiato (duettando coi Coma_Cose mentre Sethu metteva il ditonellapiaga di «Charlie fa surf»)... Levante si è unita a Renzo Rubino (solo al piano) per una nuova «Vivere». Olly ha fatto volare la notte con Lorella Cuccarini, Grignani ha messo a dura prova l’intonazione di Arisa (l’ha salvato “dirigelorchestra” il maestro Vessicchio). Il sex toy che fa scoprire l'America a Rosa Chemical. Tra chi ha scelto di interpretare se stesso ma in un modo nuovo (lo ha fatto Anna Oxa, lo hanno fatto Paola e Chiara nel loro medley autoreferenziale) e chi ha messo al centro l'ospite c'è stato il popolo di quelli che hanno pescato in conto terzi.

Note di colore (dalle prove)

La caduta di Lorella Cuccarini durante la sua iconica coreografia. Il lungo bacio in bocca, in posa social, tra Fedez e JAx. Le battute, familiari, tra Ramazzotti e Ultimo («Dove entro io? Ma questa è l'asta che ho usato nel 1984?»). Giorgia con in cuffia l'audio di Elisa e viceversa. Il coro gospel di Mengoni, che è lo stesso del matrimonio di Harry e Megan, il primo afroamericano in un royal wedding.

Note di merito (dall'Ariston)

Alla chitarra come la suona Alex Britti (ospite di Lda), per l'armonica alla bocca di Bennato (all'Ariston con Leo Gassmann). Per Ariete (con Sangiovanni) che fa Battiato come può e per Madame (insieme ad Izi) in «Via del Campo» di De Andrè. Per tutti coloro che, giovanissimi, si riconoscono in quella che è storia della musica, di quella del passato che parla al futuro, che non invecchia né potrà mai morire.