Lunedì 23 Dicembre 2024

In intimo rosso sui social: bufera su Chiara Ferragni per le nuove pose hot

 
 
 
 
La foto del lato B di Chiara Ferragni alle Maldive
La Ferragni ha spiegato che Leone non è partito perchè sta bene con i nonni, e che questo alle Maldive non è un viaggio adatto a lui
In partenza per le Maldive, la Ferragni ha duramente risposto alle critiche ricevute per aver lasciato il figlio a casa
La coppia è partita per il viaggio di nozze, dopo la cerimonia celebrata a settembre
E’ testimonial Calzedonia
E’ stata testimonial per la collezione natalizia di Swarovski

Nuova bufera di critiche su Chiara Ferragni. In intimo sui social (e in pose hot) per lanciare la collezione creata ad hoc per San Valentino, la Ferragni è stata pesantemente attaccata. La web influencer infatti si è lasciata immortalare con un completino di pizzo rosso. A creare sdegno fra gli internauti non è stato tanto la lingerie indossata, quanto le pose scelte davanti l'obiettivo. "Facci vedere che sai essere più sofisticata di così…", scrive un utente considerandola volgare. “Se da grande dovessi vedere una fotografia così di mia madre cambierei famiglia”, scrive un altro. In molti hanno accusato la Ferragni di lasciarsi andare a foto del genere, senza pensare a figlio. Intanto, il Tribunale dell'Ue ha annullato la decisione dell'Ufficio Ue per la proprietà intellettuale (EUIPO) che rifiuta la registrazione del marchio 'Chiara Ferragni' come marchio dell'Unione europea. L'EUIPO, nel 2017, aveva rifiutato la registrazione del marchio per l'opposizione di una società olandese che riteneva avrebbe creato un rischio di confusione con il marchio 'Chiara' registrato nel Benelux nel 2015. Per il Tribunale Ue, invece, "i due segni in conflitto presentano un debole grado di somiglianza visiva", e un "tenue" grado di somiglianza fonetica. Questo anche perché il marchio Chiara Ferragni "è un marchio complesso, composto tanto da elementi denominativi quanto da elementi figurativi", visto che non c'è solo il nome e il cognome ma anche un occhio con le ciglia dritte. Per cui il Tribunale ritiene che le differenze tra i segni "costituiscono motivi sufficienti per escludere la sussistenza di un rischio di confusione nella percezione del pubblico".

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