Lunedì 23 Dicembre 2024

Ambra in tv parla per la prima volta di Allegri: "Innamorata, con lui rido da due anni"

Insieme a Silvia Toffanin
Paparazzata da Chi insieme ad Allegri
Negli studi di Verissimo
La Angiolini ha parlato per la prima volta della sua storia con Allegri
Ambra è mamma di due figli
Ambra è rimasta a vivere a Brescia, per il bene dei due figli
“Gli voglio un bene infinito“, ha detto di Francesco Renga
Ha anche confessato di aver sofferto di bulimia
La sua storia con Allegri va avanti da due anni
Con Renga ha vissuto una storia d’amore di 11 anni

Si dice una donna innamorata Ambra Angiolini, che per la prima volta parla in tv della sua relazione con Massimiliano Allegri tecnico della Juventus. E lo fa nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo: “Sono innamorata e quando lo sei non ci puoi fare niente". La loro è una storia d'amore iniziata due anni fa, ma di matrimonio neanche a parlarne. Anzi, l'ex ragazza di Non è la Rai ci scherza sopra: "Mi sono sposata con me stessa dopo essermi separata". Parlando di Allegri, la Angiolini ha detto: "È un uomo che mi ha insegnato tantissime cose e che, come me, è abbastanza diverso da quello che sembra. Posso dire che ora credo di nuovo nell’amore e nel futuro". E ancora: "Massimiliano mi insegna a stare tranquilla sul lavoro, a non fare sfuriate perché sono troppo passionale. Poi, sono due anni che rido grazie a lui”. E sul matrimonio, ha detto: "L’abito bianco me lo sono già messa da sola. Non ho bisogno di un uomo per essere socialmente riconosciuta". L'attrice ha anche affrontato il tema della separazione da Francesco Renga. I due si sono lasciati nel 2015 dopo 11 anni insieme, e due figli: "Continuo a vivere a Brescia. Io e Francesco abbiamo evitato il rischio che la rabbia comandasse sull’amore. Siamo sereni anche perché lui è un uomo divertente: mi fa ridere anche quando non c’è niente da ridere. Gli voglio un bene infinito". Infine, ha anche parlato di quando ha sofferto di bulimia: "È una fame d’amore che devi colmare, che non va condivisa con tutti ma va raccontata una volta guariti, perché ci sono tante persone che hanno bisogno di capire che si può superare. Bisogna cercare il proprio cibo, che non è quello reale ma è un cibo diverso".

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