Francesca Fioretti, la vita dopo Davide Astori: "Temevo di non saper più gestire mia figlia"
Dopo la morte di Davide Astori, giocatore della Fiorentina morto il 4 marzo dello scorso anno per via di un malore, Francesca Fioretti parla per la prima volta a cuore aperto di tutto quello che ha vissuto da quando il suo compagno non c'è più. E lo fa tra le pagine del settimanale Vanity Fair. Francesca e Davide hanno avuto una bambina, Vittoria, che lo scorso febbraio ha compiuto 3 anni. “Quando è morto Davide sono andata da una psicologa infantile. Ero in confusione totale. Del resto, mi è caduta addosso una disgrazia così grande da cambiare per sempre la mia prospettiva sulle cose". E ancora: "Prima che Davide se ne andasse ero più spensierata che matura. Poi il destino mi ha rapinato". La Fioretti ha dunque dovuto fare i conti con una perdita ancor più difficile da gestire, considerato il fatto di avere anche una figlia alla quale ha dovuto badare fin da subito da sola. “Per molti mesi non ho acceso la tv, né ho dormito nella nostra stanza. Mi facevo accompagnare in bagno per lavarmi i denti, temevo di non essere più in grado di gestire mia figlia", ha spiegato. La Fioretti ha avuto accanto molte persone che l'hanno aiutata, fino a quando non ha capito che era meglio mandare via tutti. “Mi sono isolata e tornando a fare le cose di sempre, lentamente, ho ricostruito la mia stabilità”. Domani, la Fioretti debutta al teatro Delfino di Milano con lo spettacolo "Lungs" di Duncan Macmillan. “Il teatro è stata una salvezza". E parlando dell'assenza di Davide, la Fioretti ha spiegato: "Forse puoi abituarti all’idea dell’assenza sforzandoti persino di accettarla. Ma non la capirai mai”. Oggi, "ho bisogno di tornare a vivere per Vittoria, che è il centro della mia vita, e ho bisogno di farlo anche per me stessa”.