Tiziano Ferro e Victor Allen sono ufficialmente marito e marito. Il cantautore di Latina e il compagno hanno pronunciato il fatidico sì il 13 luglio, al tramonto, nella casa di Sabaudia di Ferro, a meno di un mese dalle segretissime nozze celebrate il 25 giugno a Los Angeles, la città dove la coppia vive. Intervistato da Vanity Fair, Tiziano ha confessato: "Con il matrimonio lui entra a far parte della mia famiglia e questa è una verità che non si può tacere". Come rivelato dal magazine, Tiziano indossava un abito grigio e Victor un completo blu, come a Los Angeles. Le fedi dei due riportano date diverse: la data del rito americana sull'anello del cantante e quella italiana su quello dello sposo. La cena a Sabaudia era blindatissima: a parte i genitori di Tiziano, c'erano solo pochi amici intimi, per un totale di circa 40 invitati. Assenti anche i doni di nozze. O meglio, gli sposi hanno chiesto al posto del classico regalo, delle donazioni al reparto oncologico dell’ospedale di Latina. La stessa scelta fatta per il rito americano: in quella occasione la coppia ha voluto che gli amici devolvessero dei soldi a un centro di salvataggio per cani che Victor supporta da tempo. Tiziano Ferro ha comunque voluto ringraziare i fan con un post sui social: "Se i fan riflettono l’animo dell’artista che seguono mi viene in mente di essere il più fortunato al mondo. La vostra sensibilità , la vostra buona educazione, la vostra capacità di sostenermi contro chi odia - senza mai cadere nel volgare, nel violento, nell’ovvietà - sono continue lezioni di vita per me. Siete orgogliosi di me. Che sono orgoglioso di voi. Volevo dirvelo. Grazie per tutto l’amore che sto, che stiamo ricevendo". Ferro e Allen, spiega il cantautore nell’intervista, stanno insieme da tre anni, da quando si incrociarono a Los Angeles in un corridoio della Warner Bros., dove Tiziano doveva girare il video di un brano, e dove Victor lavorava. Anche allora ci fu di mezzo un caffè: l’italiano cercava uno Starbucks, l’americano ? che non aveva idea fosse un musicista di successo ? lo invitò il giorno per un macchiato, e da cosa nacque cosa. Fino al doppio matrimonio: un centinaio di amici americani a Los Angeles ("Chi l’avrebbe detto che il primo matrimonio gay a cui avrei partecipato sarebbe stato il mio"), una quarantina di intimi italiani a Sabaudia, fedi con date diverse (quella della celebrazione italiana per Allen, americana per Ferro), colori invertiti ("Io abito blu e lui grigio a Los Angeles, il contrario a Sabaudia") e la scelta di condividere la felicità "perché con il matrimonio lui entra a far parte della mia famiglia e questa è una verità che non si può tacere... una verità che, come ai tempi del mio coming out, spero possa essere utile a qualcuno". Per uno della sua generazione, cresciuto in un’Italia dove "non era per niente cool essere gay", è un lieto fine che mai avrebbe immaginato. Se non vivesse all’estero da tanti anni, ci sarebbe arrivato? "È una domanda che mi faccio spesso", dice a Vanity Fair, "e quasi sempre mi rispondo: forse no". Del matrimonio ha sempre detto che non rientrava nei suoi interessi. "Ma ho capito che se l’essere umano, da quando è su questa terra, celebra le unioni, un motivo c’è. L’amore ha senso nella misura in cui lo puoi condividere con gli altri, diversamente perde colore. E l’ingresso di una persona nella tua famiglia non è una cosa da poco: merita rispetto. Dobbiamo ricordarcelo quando parliamo dei diritti di tutti. E poi dobbiamo essere intelligenti e ricordarci che viviamo in un mondo che è anche fatto di burocrazie: mettere nero su bianco un rapporto in certi casi può fare la differenza". "Ho sempre amato il silenzio: adesso ascolto la tua voce nella stanza accanto e mi sento a casa". Con questa promessa Tiziano Ferro ha celebrato il suo matrimonio con Victor.